Napoli, Milik l'uomo "nuovo", lo ha scoperto...il ds del Carpi

“A Napoli ancora non avete visto niente del vero Milik, impararete a conoscerlo davvero”. Queste parole non le ha dette Sarri, né tantomeno un giocatore del Napoli. A pronunciarle a Canale 21 è stato il ds del Carpi, Matteo Lauriola, dopo il 4-1 degli azzurri al club emiliano in amichevole dove il polacco è stato decisivo con una doppietta. Una botta dalla distanza e un tap-in a porta vuota ma anche tanto movimento e una presenza costante e pericolosa in area per un Milik che sembra davvero l'uomo in più del nuovo-vecchio Napoli. Ma che c'entra con lui il ds del Carpi? Il punto è che Lauriola fino a poco fa era il boss dello scouting di Giuntoli, l'uomo di fiducia che andava in giro per il mondo a pescare talenti. Ed è stato proprio l'uomo che ha visionato Milik per mesi (“più di 20 partite dal vivo ho visto, e mi ha sempre impressionato, ha numeri da campione”) dando l'ok al suo ds per l'acquisto. Lauriola aveva seguito anche Berenguer (“poteva essere utile ma non c'è da preoccuparsi, il vero fuoriclasse del Napoli è Giuntoli”) ma al di là di tutto resta che la prestazione di Milik conferma che quest'anno non sarà facile lasciare tutto com'era là davanti. Il tridente dei piccoletti, con Callejon-Mertens-Insigne, non ha mai tradito ma se nel post-infortunio era più facile lasciare fuori Milik ora che sta tornando alla grande si dovranno trovare soluzioni diverse, una turnazione più razionale perchè a fare anticamera l'ex Ajax non ci sta. Lui continua ad avere il profilo basso e dice a Premium: "È importante aver segnato perché sono reduce da un infortunio, è importante prendere confidenza con il campo e con il gol. È stata pur sempre un amichevole, le partite importante verranno più in là. Scudetto? Perché no, ci spero ma non mi piace parlarne in televisione perché ho grande rispetto per le altre squadre”. Il tema però è sempre quello, la concorrenza con Mertens: “Siamo solo all’inizio, è importante avere un concorrente come Mertens. Ci saranno tante partite e ci sarà modo di giocare".

Stefano Grandi