16/07/2023 15:30
Raccogliere l'eredità di Giuntoli non sarà facile ma Mauro Meluso, nuovo ds del Napoli che è stato presentato oggi nel ritiro di Dimaro, una carta vincente ce l'ha. Non è mai stato juventino ("Non tifo per la Juve, non ho mai tifato per la Juve, tifo per le squadre dove ho lavorato e ora darò tutto quello che potrò dare al Napoli"). Il nuovo dirigente azzurro, che nel suo palmares vanta risultati importanti con Lecce e Spezia soprattutto, ha le idee chiare. De Laurentiis lo presenta così:
"La scelta di Meluso è nata dalla concertazione e dalla verifica fatta assieme a Micheli e Chiavelli, abbiamo deciso che il profilo di Meluso rispondeva alle nostre richieste, mi sono ricordato anche che quando feci i complimenti allo Spezia, che venne a vincere a Napoli, e al suo allenatore dell'epoca Italiano ad accompagnarmi fu proprio Meluso".
Meluso racconta la sua emozione ("il 13 luglio alle 7 del mattino ho ricevuto questa telefonata e mi sono fiondato dal presidente. Non me l'aspettavo, non dico che non lo meritassi ma non pensavo più potesse accadere") ma fa catenaccio sulla situazione Osimhen e sul mercato in generale
"Se riuscissimo a tenerlo sarebbe una gran cosa ma sono appena arrivato, lavoreremo di concerto con Micheli e Chiavelli e prenderemo le decisioni migliori. Anche sul sostituto di Kim posso dir poco, da lunedì faremo riunioni e programmazioni ma non sono stati con le mani in mano prima di me, sicuramente dovremo sostituire sia Kim che Ndombelè".
Il Napoli era nel suo destino
"Posso rivelarvi che a 13 anni fui selezionato per un provino dal Napoli ma mia madre non volle portarmi così lontano, fu Janich - che era passato alla Lazio - a portarmi a Roma e così cominciai".