Napoli: Le ragioni che portano Galtier sulla panchina azzurra, ecco chi è

 «non sono venuto per godermi il bel sole e il mare cristallino». Così  disse  Cristoph Galtier alla sua prima intervista da allenatore del Nizza. Ed è probabile che possa ripetere le stesse parole se, come sembra, andrà a sedersi sulla panchina del Napoli, che già l'aveva cercato in passato. In pole per sostituire Spalletti ora c'è lui, 56 anni, una carriera da calciatore quasi interamente giocata in patria con la chiusura in Italia (al  Monza) e in Cina con il Liaoning, a cavallo tra gli anni '90 e 2000. Poi, quasi istantaneo, l'inizio della gavetta in panchina: una decina d'anni da vice allenatore, quasi sempre al seguito di Alain Perrin. Gli succede nella stagione 2008-09, in corso, salva il Saint-Etienne e vi si lega fino al 2017.

Nato a Marsiglia nel 1966, da giovane è stato un discreto difensore: da tecnico del Saint Etienne ha aperto un ciclo di sette stagioni e mezza durante il quale il club è tornato a lottare nella medio-alta classifica, ha vinto una Coppa di Lega (primo titolo dallo scudetto del 1981) e ha ripreso a figurare nelle coppe europee.

Poi il salto al Lille dove, con Osimhen in squadra, vinse contro ogni pronostico il campionato nel 2021. Ancora una volta invischiato in un club in crisi finanziaria, l’estate successiva si è trasferito al Nizza, conquistando un ottimo quinto posto in Ligue 1 prima di essere scelto dal Psg, con cui ha vinto il titolo di recente.

A Parigi ha giocato col 4-3-3, in passato è stato amante anche del 4-4-2 ma non è un integralista, si adatta alle caratteristiche dei giocatori: viene giudicato il miglior allenatore francese degli ultimi dieci anni.