Napoli, la strategia di De Laurentiis sul caso-Osimhen

Dice che la indosserà, quella nuova maglia con lo scudetto sul petto, ma Aurelio De Laurentiis sa benissimo che la partita per Osimhen è ancora apertissima. Il Psg già nei mesi scorsi aveva provato a portare il nigeriano in Ligue 1 (offerte giudicate troppo basse) ma se dovesse andar via anche Mbappè, che sarà il caso dell'estate, è assai probabile che tornerà alla carica anche se al momento ci sono Harry Kane e Joao Felix nel mirino.

Si prepara una lunga partita a poker per il presidente del Napoli che ha sempre detto che di fronte a un'offerta irrinunciabile cederebbe il bomber (che ha il contratto in scadenza nel 2025). Ieri Adl ha alzato di nuovo l'asticella ("se il Psg caccia un duecentino...") ma è plausibile che di fronte a 170-180 milioni alzerebbe bandiera bianca. Il patron azzurro ha però rassicurato i tifosi: "Se c’è Osimhen tanto meglio, se non ci sarà ce ne faremo una ragione e arriverà sicuramente uno fortissimo che lo potrà sostituire. Ma io credo che Osimhen rimarrà ancora per il prossimo anno i tifosi devono stare tranquilli, come abbiamo preso Kim e Kvara ne prenderemmo altri".

Resta però anche il nodo-contratto. Osimhen chiede un cospicuo aumento ma prima di affrontare definitivamente la questione Adl aspetta la decisione del Psg, solo dopo si siederà con gli agenti del giocatore per un rinnovo a cifre superiori (l'idea è 7 milioni annui bonus compresi, giudicata bassa da Osimhen) con una clausola accessibile, attorno ai 100 milioni, per lasciarlo libero di andar via tra 12 mesi.