Napoli, l'Europa chiama: non può essere l'unica bocciata delle italiane

Quando la Grande Bellezza coccia con la storia e gli almanacchi. Bello, bellissimo il Napoli di Sarri ma rischia di battere un primato negativo poco esaltante: diventare l'unica italiana a non passare la fase a gironi in Europa nella sua competizione. Juve e Roma sono già agli ottavi di Champions, mentre Milan, Lazio e Atalanta sono già, con un turno di anticipo, qualificate in Europa League. Dove potrebbe raggiungerle proprio la squadra azzurra se non si verificano due situazioni: il successo in Olanda col Feyenoord e un passo falso dello Shakhtar con il City. Agli ucraini basta il pari per arrivare secondi e sbattere il Napoli nel purgatorio dell'Europa League. Un peccato per l'Italia non fare l'emplein ma un peccato soprattutto per i partenopei, che pagano soprattutto la gara inaugurale con lo Shakhtar oltre alle due sconfitte col City. Situazione doppiamente difficile perchè questo appuntamento viene subito dopo quel ko con la Juve che è stato letto e interpretato in maniere diverse. Sarri sottolinea come sia la prima sconfitta dopo mesi e arrivata con un possesso palla super contro i campioni d'Italia, i critici puntano il dito su una squadra stanca in alcuni uomini chiave già spremuti e sull'incapacità di cambiare in corsa anche tatticamente. Stasera senza Insigne sarà per forza un Napoli diverso, con Zielinski esterno ma sarà interessante vedere soprattutto la reazione a livello psicologico. Mertens e Callejon, in particolare, devono dimostrare di aver recuperato brillantezza e lucidità mentre la squadra tutta deve dare risposte precise sul proprio asset mentale e fisico. Lo stesso Sarri deve dimostrare di non essere preda di eccessivi nervosismi, come trapelato nelle ultime conferenze stampa, e di saper reggere una pressione inevitabile quando si allena una grande squadra che deve far fronte a tanti impegni. L'Europa chiama, l'Italia aspetta solo il Napoli. Come finirà?

Stefano Grandi