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Napoli-Juventus racchiusa negli errori di Sarri e nella lezione di Allegri

02/12/2017 10:44

Napoli-Juventus racchiusa  negli errori di Sarri e nella lezione di Allegri |  Sport e Vai

Il campo era perfetto, l'orario non presentava contro-indicazioni, l'arbitro non ha sbagliato niente. Il problema per Sarri e per il Napoli è stato però che neanche Allegri ha sbagliato niente, anzi. Ha dato scacco matto all'allenatore che si prende elogi e applausi per il suo calcio-spettacolo, dimostrando a chi lo critica che vincere è un'altra cosa. E per riuscirci bisogna saper cambiare, sfruttare le caratteristiche dei suoi e studiare i punti deboli dell'avversario. Lo 0-1 di ieri al San Paolo non è solo una mazzata pesante dal punto di vista psicologico, è una grandissima e irripetibile occasione persa per il Napoli. L'opportunità di spedire la Juve a -7 chissà se si ripresenterà mai, mentre ora i bianconeri a -1 sono uno spauracchio concreto e reale. Il problema non è far giocare il Napoli in grigio contro i gialli, ma farlo giocare con variazioni legate allo svolgimento delle gare. Allegri in 2-3 mosse ha messo il Napoli spalle al muro: bloccato Jorginho, rafforzato l'asse di destra (“Sarri ha trovato quel giochetto sulla sinistra che gli funziona bene, sono bravetti”) anche a costo di lasciare spazi dall'altra parte dove sapeva che Callejon agisce quasi sempre solo senza palla e dove Hysaj non fa troppa paura, ha chiuso tutte le linee di passaggi ed oplà: il Napoli della grande Bellezza è diventato un motore che gira a vuoto. I numeri che elenca Sarri, sul possesso palla e la superiorità territoriale, sono quelli che non contano. I numeri che contano davvero sono i 3 presi dalla Juve e l'1, quel gol di core 'ngrato Higuain. La Juve la partita se l'è andata a prendere senza tanti titolari (Mandzukic in testa) e con due terzini come De Sciglio ed Asamoah che sono due riserve e neanche tra le più apprezzate e invidiate. Ha saputo mettere Dybala a svolgere mansioni diverse, ha cambiato tattica ed ha vinto la partita. Esattamente a specchio quel che non ha saputo fare il Napoli che quando l'unico piano che ha, bello e affascinante finchè si vuole, trova un intoppo non sa come trovare soluzioni alternative. Inutile consolarsi rinfacciando alla Juve di aver fatto catenaccio.

TUTTI GLI ERRORI - Sarri è andato nel pallone: ha tolto anche l'unico centrocampista che mordeva, correva e creava strappi ovvero Allan, per inserire Zielinski ma senza dargli libertà di azione. Non regge l'alibi della rosa corta. Da una parte Sarri dice di non voler parlare mai di mercato, dall'altra lancia segnali di insofferenza alla società per non avere ricambi all'altezza e fa capire che i nomi che circolano, Inglese in testa, non sono adeguati agli obiettivi. L'attuale tecnico azzurro (o grigio?) dopo aver lasciato mediaticamente campo alla Juve, rifiutandosi anche (per una scaramanzia che si spera ora possa aver fine) di tenere la conferenza pre-gara, rimarca come gli sia impossibile far rifiatare i tre davanti ma era davvero necessario far giocare sempre Callejon, Mertens e Insigne anche in partite meno impegnative? Davvero Rog, Giaccherini e Ounas non potevano avere un minutaggio maggiore? O anche lo stesso Zielinski in un ruolo più offensivo? Non è da oggi che Callejon e Mertens sono poco lucidi. E' dalla gara vinta con la Roma, due mesi fa. Eppure non si sono mai fermati. E ancora. Non si potevano trovare alternative tattiche al 4-3-3 che resta il modulo migliore ma che non deve essere l'unico possibile? Le altre grandi insegnano e la Juve su tutte: gli scudetti si vincono anche cambiano moduli e dando spazio a tutti, da Asamoah a Bentancur. Che non sono superiori alle riserve del Napoli. Tempo e spazio per recuperare c'è anche se su due scontri diretti in casa, contro Inter e Juve, il Napoli ha racimolato un sol punto ma bisogna far tesoro delle lezioni senza incaponirsi. Perchè i tempi in cui i campionati si giocavano con 13 giocatori sono finiti da tempo assieme a quelli in cui Napoli-Juve era azzurri contro bianconeri e non grigi contro gialli.

Fabrizio Piccolo


Tags: juventus napoli sarri

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