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Napoli incubo: Sarri confuso deve aggrapparsi a Mertens e Diawara

20/10/2016 10:38

Napoli incubo: Sarri confuso deve aggrapparsi a Mertens e Diawara |  Sport e Vai

NAPOLI INCUBO SARRI MERTENS -

L'incubo Napoli non è passato. Altro che 'a nuttata che adda passà, qui è da tre partite che il Napoli perde e la nottata è sempre la stessa. Anche il Besiktas – in quella Champions che sembrava il giardino preferito degli azzurri - ha messo a nudo i limiti di Sarri e i difetti di personalità della squadra e l'atmosfera è diventata di piombo. Sconfitto a Bergamo dall'Atalanta, battuto al San Paolo e scavalcato in classifica dalla Roma di sabato e poi scivolato con i risultati della domenica in quarta posizione assieme a Torino e Lazio, dietro anche al Milan, sconfitto anche dai turchi col serio rischio di mettere in discussione una qualificazione agli ottavi di Champions che sembrava in tasca, per il Napoli è il momento della verità. L'esordio imperioso di Diawara, lasciato finora in naftalina, e la forma di Mertens sono tra le poche note positive da cui ripartire.

NAPOLI INCUBO SARRI MERTENS DIAWARA – Proprio l'aver sempre tenuto fuori sinora Diawara è tra le accuse principali che vengono mosse a Sarri. L'ex Bologna è parso più che pronto e a vedere gli incerti passi di Jorginho, un fantasma quasi sempre in questa stagione (anche se l'attuale tecnico assicura che il play è vittima dell'allungamento della squadra e non il colpevole dei risultati negativi degli azzurri) ci si chiede se non fosse il caso di provarlo prima. Così come Mertens dove lo si mette si mette, come falso nueve o come esterno d'attacco, in questo momento è imprescindibile. Il problema però è antico: Sarri ha poche certezze e a quelle si tiene sempre aggrappato, utilizza sempre gli stessi moduli e quando può anche sempre gli stessi uomini. Con la squadra al 100% delle potenzialità fisiche e mentali (specie quando c'era Higuain che risolveva i problemi nelle giornate più difficili) la cosa funziona ma se si inceppa un meccanismo il Napoli non ha un piano-B. Non l'ha mai avuto. E la mentalità di Sarri, abituato a gestire e valorizzare rose ridotte, è di cambiare il meno possibile. Ecco perchè Rog è sempre in tribuna ed ecco perchè Giaccherini ha collezionato pochissimi minuti. L'unico nuovo di cui si fida è Zielinski, che aveva a Empoli. Anche Maksimovic, costato 25 milioni in estate, non gli dà affidamento al punto che – crampi o non crampi – gli viene preferito Chiriches contro i turchi. Di per sé non è stato un errore riconsiderare Chiriches al posto dell'infortunato Albiol, perchè tenere tutta la rosa pronta all'occorrenza è un aspetto molto positivo, così come schierare Maggio per lo stralunato Hysaj degli ultimi tempi non va condannato, anzi. Il problema vero di Sarri non sta in queste scelte ma nella mancanza di coraggio e di osare cambiando qualcosa di più profondo. Se il Napoli prende tanti gol non è colpa di Koulibaly o Maggio ma di un centrocampo che copre meno. Schierare Zielinski e Hamsik assieme al Jorginho-ombra di questi tempi espone la squadra a rischi enormi.

NAPOLI INCUBO SARRI MERTENS GABBIADINI – Più che prendersela con gli esterni alti che coprono meno (altra colpa di Sarri è quella di scaricare costantemente sui giocatori errori e colpe, mai sentito assumersi responsabilità) andrebbe analizzato il centrocampo dove urge la presenza di un tuttofare come Diawara e dove non ci si può permettere – se non con le piccole – di schierare insieme da mezze ali Zielinski e Hamsik. Occorre il coraggio di lasciar fuori non solo Jorginho ma all'occorrenza anche il capitano, Marekiaro. Occorre inserire gente esperta come Giaccherini senza paventare alibi di “squadra giovane che deve crescere”, occorre non continuare nelle frecciate continue al presidente, perchè tale è da considerarsi la frase detta ieri “è stata messa troppa responsabilità a questa squadra”. Occorrerà poi anche ricostruire Insigne, magari passando per un po' di panchina, e far sentire la fiducia a Gabbiadini che, nonostante l'infortunio di Milik, si sente ovviamente sempre più precario in questo Napoli. Sarri però a precisa domanda anche ieri sera lo ha ufficialmente rimesso in ballottaggio con la soluzione Mertens centravanti. Ieri era Higuain, poi Milik ora addirittura uno che la prima punta non l'ha mai fatta: vengono tutti prima di lui per l'attuale tecnico. Difficile trovare serenità in questi contesti. Ecco perchè la nottata sembra ancora lunga, a Napoli.

Fabrizio Piccolo


 


Tags: mertens sarri Diawara

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