Napoli, il primo giorno di Spalletti: Qui completo il tour dell’anima

Il primo giorno di “scuola” per Luciano Spalletti. Il tecnico toscano al suo primo giorno da allenatore del Napoli non si tira indietro di fronte alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa. Due anni di assenza dal mondo del calcio ma come al solito Spalletti dimostra di essere a suo agio quando si tratta di “affrontare la stampa”. Il tecnico fa capire la sua voglia di allenare il Napoli, una squadra che dice gli “assomiglia” sperando di arrivare a disposizione tutti i gioielli dell’ultima stagione.

Ho avuto modo di stare a casa per un po’. Ma questo lavoro mi piace e i entusiasmo. Sono contento dal primo momento in cui mi è stato detto che sarei stato l’allenatore del Napoli. E’ una squadra forte con una città forte, completo qui il mio tour dell’anima dopo essere stato a Roma, a San Pietroburgo e a Milano. E sono contento essere in panchina nello stadio in cui ha giocato Diego Armando Maradona. Napoli è una città dove calcio e i miracoli sono la stessa cosa.

Insigne e Di Lorenzo

Luciano Spalletti fa i complimenti ai giocatori del Napoli impegnati con la nazionale, Insigne e Di Lorenzo, con il primo su cui pesa però la grana contratto da rinnovare.

Secondo me sarebbe importante e meglio parlare prima con lui che con voi. Ma io di Insigne ne parlo bene, ci ho parlato e gli ho fatto i complimenti dopo un gol in nazionale. Gli ho detto che mi piacerebbe farebbe piacere fare questo percorso insieme a lui. Ma ci sono anche altre situazioni che andremo ad analizzare quando ritorna. E dobbiamo aggiungere anche i complimenti a Di Lorenzo, un giocatore davvero completo.

Il caso Totti e serie tv

Inevitabile anche una domanda sulla serie Tv su Francesco Totti e in particolare sull’ultimo anno di carriera con gli screzi avuti proprio con Spalletti.

Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction ma posso assicurare che avevano i contenuti per farla anche su di lui. Se me lo avessero detto prima, un paio di scene per fargli fare il pieno ce l’avevo: bastavano quelle per completare. Ma preferisco parlare di cose più importanti.