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Napoli, equivoco-mercato: E' Adl che non compra o Sarri che non li schiera?

07/11/2017 10:29

Napoli, equivoco-mercato: E' Adl che non compra o Sarri che non li schiera? |  Sport e Vai

La palla l'ha fatta rimbalzare Sarri sul campo di De Laurentiis. Alla domanda se, alla luce anche degli infortuni di Ghoulam e Milik, sarebbe necessario comprare qualcuno sul mercato di gennaio, il tecnico del Napoli ha risposto serafico domenica: “Non so se verrà qualcuno. Il presidente conosce la situazione e in base a quello che vorrà ottenere, farà un mercato di conseguenza. Io mi adeguo". Se ne lava le mani, come del resto ha sempre fatto quando si parla di mercato (“odio il calciomercato, non me ne occupo io penso a lavorare sul campo”). E da due giorni, dopo il deludente pareggio col Chievo, non si parla d'altro a Napoli. Questa rosa è o no sufficiente per arrivare fino in fondo su tutti gli obiettivi. Siamo vicini al momento clou della stagione: gli azzurri da qui a breve affronteranno due grandi (Milan e Juventus) e conosceranno il loro destino in Champions League ma si pensa anche al mercato. Per i “sarristi” il tecnico ha una rosa esigua a disposizione, e se giocano sempre gli stessi (usura o non usura) è perchè De Laurentiis non ha comprato nessuno (in estate sono arrivati solo Ounas e Mario Rui), per chi sostiene il presidente, gli arrivi sono stati pochi proprio per il motivo opposto, perchè Sarri non fa quasi mai turnover e utilizza sempre gli stessi 13-14 giocatori, lasciando tutti gli altri ammuffire tra panchina e tribuna. E non da oggi, ma dal primo momento che è arrivato al Napoli.

GLI ULTIMI MERCATI - Chi ha ragione? Sarri quando parla di turnover (che non gli è mai piaciuto e l'ha sempre detto, fedele a un calcio old-style, anni 70, con le partite che si giocano in contemporanea tutte la domenica alle 14.30 e con rose ridotte) spiega che al massimo si possono fare 2 cambi per volta, per non stravolgere la squadra e si fa forte dei risultati che parlano da soli. E dei tanti applausi che arrivano. Senza imitare Allegri o Di Francesco, che a volte presentano due formazioni quasi completamente rinnovate nell'arco di 3-4 giorni, è il suo Napoli a essere primo in classifica e tutti invidiano i vari Mertens, Callejon, Insigne, Jorginho e così via. E' nell'equilibrio e nel mezzo la risposta alla domanda. Andando a riepilogare tutti gli acquisti fatti nell'era-Sarri esce fuori una squadra così, panchina compresa: Reina; Hysaj, Chiriches, Maksimovic,Mario Rui; Allan, Diawara, Valdifiori, Zielinski; Milik, Pavoletti. A disp. Sepe, Rog, Giaccherini, Regini, Tonelli, Chalobah, Grassi, Ounas.

POCHI O MAL UTILIZZATI? Di tutti questi che negli ultimi anni sono arrivati (e cui vanno aggiunti anche altri che erano già in rosa ma che hanno chiesto la cessione perchè non giocavano mai come Gabbiadini, Zapata e Strinic) sono solo tre ad essere “titolarissimi” ovvero Reina, tornato all'ovile dopo aver lasciato Benitez con Rafael e Andujar tra i pali, Hysaj e Allan. Gli altri devono lottare per rosicchiare un posto (Diawara e Zielinski), sono andati presto via (Valdifiori, Pavoletti, Chalobah, Grassi, Regini), sono oggetti misteriosi (Rog, Ounas), non vengono “visti” dal tecnico (Maksimovic, Giaccherini, Tonelli) o devono aspettare situazioni particolari (Chiriches, Mario Rui, lo stesso Milik prima dell'infortunio). De Laurentiis in passato più di una volta ha chiesto in maniera più o meno esplicita che venisse valorizzato tutto il parco giocatori, ma ha dovuto arrendersi. Ora si chiede se ha senso comprare altri giocatori per lasciarli in panchina. A gennaio arriverà Inglese (ma quanto giocherà?) e probabilmente un altro terzino per supplire al ko di Ghoulam ma resta la domanda: Sarri ha una rosa esigua o non la utilizza al meglio?

Fabrizio Piccolo


Tags: napoli aurelio de laurentiis sarri

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