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Napoli, dimentica Higuain e il caso-Insigne, c'è la Champions

30/10/2016 11:38

Napoli, dimentica Higuain e il caso-Insigne, c'è la Champions |  Sport e Vai

NAPOLI HIGUAIN INSIGNE

l risveglio amaro a Napoli, dopo la beffa di Torino con la Juventus, non è stato lenito neanche dall'ora legale. In pochi avevano voglia di dormire un'ora in più, col rischio di sognare la mazzata di Higuain core 'ngrato, i capricci di Insigne sostituito, i cambi misteriosi di Sarri e quella nuvola fantozziana che si erge sempre sul capo della squadra azzurra quando va a giocare allo Juventus Stadium. Anche il giorno dopo il 2-1 che ha allontanato il Napoli a -7 dalla capolista si continua a parlare della mancata esultanza del Pipita – ipocrisia o rispetto? - degli svarioni di Ghoulam, dei se e dei ma che avrebbero potuto cambiare un risultato che brucia. Alle porte però c'è una sfida ancora più importante: se Juve-Napoli vale soprattutto per l'orgoglio, la partita in Turchia col Besiktas mette sul piatto gli ottavi di Champions. Se in campionato c'è tempo per recuperare, in Europa no. E non si può sbagliare.

NAPOLI HIGUAIN INSIGNE SARRI – Sarri, come gli accade spesso di recente, ha spaccato la tifoseria con il suo commento post-partita. “Con tutti questi giovani è impensabile vincere qualcosa, ci vogliono un paio d'anni”. In realtà l'unico vero giovane in campo ieri era Diawara, scelto dall'attuale tecnico quasi a furor di popolo al posto dell'evanescente Jorginho. E l'ex Bologna è stato tra i migliori, peraltro. Gli altri 10 messi in campo dall'inizio c'erano anche l'anno scorso. Non è giovane Reina, né lo è Chiriches chiamato a sostituire – e l'ha fatto bene – Albiol. Non lo è capitan Hamsik, annegato a centrocampo nell'anonimato, non lo è Callejon che continua a segnare. Né Giaccherini, pietra dello scandalo perchè mandato in campo al posto di Insigne. La sceneggiata di Lorenzinho, che aveva sì ispirato il momentaneo pari di Callejon ma che stava accusando passaggi a vuoto nella ripresa, non è piaciuta a nessuno. Che fosse giusto o meno il cambio, lo scugnizzo di Frattamaggiore non può reagire in quel modo. E per giunta è recidivo, quindi a poco vale l'alibi del momento difficile che sta attraversando.

NAPOLI HIGUAIN INSIGNE CHAMPIONS – Che poi sia vero che il Napoli non sia l'anti-Juve è un discorso (anche se in campo questo gap non s'è visto) ma ridirlo fino alla nausea da parte di Sarri suona come segnale di paura e come mettere le mani avanti, così come i continui riferimenti a un mercato che appare sempre più palese non sia stato soddisfacente per i suoi desideri. Per uscire dal tunnel, perchè quando perdi 4 partite e siamo solo a ottobre e continui a prendere tanti gol nel tunnel ci sei, occorre una scossa e questa scossa si chiama Champions. Bisogna subito dimenticare Higuain e i suoi messaggi mai arrivati, Insigne e le sue bizze mai accettate, le scuse presentate e mai richieste: Sarri motivi la squadra per la sfida col Besiktas e pensi ad arrivare agli ottavi. Ritroverà Gabbiadini, si spera arrabbiato in senso buono dopo la squalifica e le tante critiche subìte, e forse Albiol. Ma è il Napoli tutto che deve ritrovare qualcosa: si chiama convinzione interiore per la squadra e idee chiare per il tecnico. Altrimenti, ora legale o solare che sia, le notti resteranno ancora agitate.

Stefano Grandi


Tags: napoli champions insigne higuain sarri

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