Napoli, De Laurentiis: Se c’è opportunità prendo anche top-player

“Questa rosa va sempre annaffiata, tagliando le varie spine, per far diventare la squadra sempre più forte”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto sulla radio ufficiale, Kiss Kiss Napoli, per parlare anche di mercato. Senza fare nomi De Laurentiis ha detto di aver “bloccato un campione per giugno e di aver dato mandato per comprarne un altro per gennaio. Se mi capitasse un’opportunità per prendere un top-player perché no. Io voglio fare due acquisti, poi se ne posso fare un terzo per giugno bene. Ma se lo annunci già ora, pur essendo il primo nuovo arrivo del prossimo mercato, è come se non avessimo preso nessuno. In assoluto però voglio dare la possibilità all’allenatore di gestire uno spogliatoio senza farlo diventare una buca di leoni affamati che si sbranano l’un l’altro”. Higuain ha abbracciato Sarri dopo il gol di Bergamo: “Questa estate non mi si era creduto quando ho puntato su Sarri, invece ho fatto la scelta migliore. Con Higuain, il padre e il fratello parliamo in continuazione, c’è grande sintonia tra noi. Sarri è veramente uno che vive quotidianamente, ora per ora, la responsabilità di un lavoro che ama ed è tutto per lui. La sua concentrazione è tale da poter dare il massimo ai calciatori. L’aver lavorato per far sì che il signor Pipita si trovasse a suo agio con un modulo nuovo ha dato quella tranquillità che serviva: è bellissimo vederlo andare ad abbracciare il suo allenatore, come aveva fatto anche Insigne. E' capitato che qualche allenatore a volte diventasse vendicativo nei confronti dei giocatori, Sarri invece dà rispetto a tutti e questo ha creato un’uguaglianza di intenti fondamentale per l’obiettivo. Tutti sono considerati utili al progetto. Anche Gabbiadini quando tornerà dall'infortunio giocherà e farà tantissimi gol”. Il patron azzurro parla anche del problema stadio: “La legge sugli stadi fa acqua da tutte le parti, vedremo di rimodulare la ristrutturazione del San Paolo se il sindaco ce ne darà la possibilità ma gli stadi andrebbero dati per un euro simbolico ai club. I biglietti costano troppo per me, non posso tollerare che la gente debba pagare cifre simili, ma questo è il calcio di oggi. Bisognerebbe inventare diverse possibilità per offrire qualcosa che vada oltre lo spettacolo calcistico e duri più di un’ora e 45’ per ammortizzare i costi di ricostruzione e manutenzione”. Stefano Grandi