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Napoli, De Laurentiis: Sarri è un altro uomo, più sereno

16/07/2017 17:08

Napoli, De Laurentiis: Sarri è un altro uomo, più sereno |  Sport e Vai

Si era tenuto in disparte in questa prima parte di ritiro a Dimaro, chiuso in hotel a lavorare, a progettare il presente e il futuro del suo Napoli ma oggi Aurelio De Laurentiis è tornato il grande protagonista della scena azzurra. In mattinata il bagno di folla con i tifosi presenti in Trentino, di pomeriggio le parole all'emittente ufficiale Radio Kiss Kiss. Il patron partenopeo ha visto ieri il largo successo sul Trento e tra le cose che ha apprezzato di più è stato anche l'utilizzo del nuovo acquisto Ounas: “Ero felice di vedere come il francesino era uno che mordeva la porta, si è inserito molto bene. Mi fa piacere che Sarri lo abbiamo subito messo in campo, vedo un altro uomo, sereno, molto tranquillo, sicuro di sé, della squadra, non è assolutamente preoccupato che gli altri si stiano rinforzando, anzi a me fa piacere. L'eurogol di Chiriches? Bellissimo quel gol, una pennellata, siamo rimasti tutti stupiti anche perché quel portierino era pure alto. Devo dire che il Trento mi ha impressionato, giocava ardimentosamente, non era così scontato dominare, all'inizio abbiamo faticato a fargli gol. Sono belle queste formazioni sperimentali, così vediamo chi è piu forte nel primo e nel secondo tempo, mi piace molto. Bravo Sarri. Noi dovremmo assolutamente arrivare con Tavecchio a ridurre le squadre a sedici come era negli anni ottanta, magari riservare soltanto ad un club la retrocessione, così da riformulare una Serie B più forte. Abbiamo bisogno di giocatori che provengano non solo dal vivaio ma anche da serie inferiori”. Il suo Napoli è sempre più una famiglia: ' sempre stato il mio modello, anche nel cinema, e forse ci sto riuscendo anche calcisticamente e questa sarà una grande vittoria dato che il calcio è una cosa fondamentale e noi dobbiamo assolutamente - e non parlo per i napoletani juventini ma quelli doc - dare qualcosa in più. Dobbiamo essere come in un abbraccio, come il golfo di Napoli”. La parola scudetto è stata sdoganata ormai: In passato si diceva di non pronunciare questa parola perché se non l'avessimo vinto avrebbero detto che l'avremmo voluto vincere: ma è normale! Ho sempre pensato a vincere, anche a scuola. Mi ricordo ci mettevano primo, secondo, terzo della classe con una medaglia d'oro, d'argento o di bronzo. La meritocrazia ci contraddistingue come desiderio. Se poi vogliamo appiattirci perché la mediocrità regna sovrana, allora sentiamoci pure tutti uguali, ma senza medaglia non si va da nessuna parte.

Stefano Grandi
 


Tags: napoli de laurentiis sarri

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