Napoli, De Laurentiis: Rosa competitiva anche senza Milik

NAPOLI DE LAURENTIIS ROMA -

Solo cinque mesi fa, all'ultima giornata dello scorso campionato, si erano presentati insieme in conferenza stampa. E' successo oggi, alla vigilia di Napoli-Roma, con De Laurentiis al fianco di Sarri. Il presidente del Napoli soprattutto per presentare il ritiro in Trentino della prossima stagione, il tecnico per presentare il big-match con i giallorossi. De Laurentiis chiarisce che neanche nelle scorse settimane, quando pure i botta e risposta a distanza con il tecnico sembravano infuocati, c'è mai stato attrito con Sarri dopo le polemiche con gli arbitri e sul valore della rosa e aggiunge: “Presto per fare bilanci, sono passate sette giornate. Posso dire che abbiamo una rosa più che competitiva, forse più competitiva dell'anno scorso”.

NAPOLI DE LAURENTIIS ROMA ROSA – Anche senza più il centravanti titolare: “Abbiamo avuto questo problema con Milik ma c'è Gabbiadini, c'è il falso nueve, ci sono le situazioni che il mister sta creando. E' chiaro che ci vuole tempo per i nuovi, al tecnico può venire il dubbio pensando a Diawara che si è allenato in estate per conto suo e può prendersi il rischio di far stancare qualcun altro. E questo vale per tutti, per Rog e gli altri. Sarri ha il diritto e il dovere di fare le sue scelte”.

NAPOLI DE LAURENTIIS ROMA MERCATO – Sulla proposta di Allegri di cambiare le date del mercato, De Laurentiis si dice d'accordo: “Il mercato andrebbe fatto quando non ci sono partite, nessuno deve fare il furbo”. Nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi di non voler più tornare al San Paolo, il presidente assicura che domani ci sarà: “Me lo chiede il mio mister, come faccio a dire di no? Se devo andare in uno stadio che non mi appartiene e per il quale mi vengono attribuite responsabilità non mie ma di chi governa la città e la regione, ci vado ma per amore del Napoli, di Sarri e della squadra, ma non del San Paolo”.

NAPOLI DE LAURENTIIS ROMA ESTERO - Poi il presidente del Napoli apre una parentesi rivolgendosi direttamente ai giornalisti per proporre un patto: “Sono stato in Cina, in Inghilterra e devo dire che c'è tanto amore per il calcio all'estero e nessuno si è scandalizzato per le parole che ho detto sui procuratori, sono d'accordo con quanto detto da Allegri: da noi conta solo la polemica, non c'è più il gusto delle storie e del racconto tecnico ma prevale il fiele per stuzzicare zizzanie. Vedo troppe pagine avvelenate sul calcio, come se fossimo all'ultimo stadio, vorrei fare un patto con i giornalisti perchè si raccontino di più le storie di calcio, non facciamo disamorare i giovani”.

Fabrizio Piccolo