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Napoli, De Laurentiis aspetta boom dei giovani ma giocheranno sempre gli stessi?

07/07/2017 09:37

Napoli, De Laurentiis aspetta boom dei giovani ma giocheranno sempre gli stessi? |  Sport e Vai

Se il mercato del Napoli non sta regalando (e probabilmente non regalerà) colpi ad effetto – Ounas è già al lavoro a Dimaro, Mario Rui è ufficiale, arriverà probabilmente anche Berenguer – non vuol dire che la squadra azzurra non si sia rafforzata. Il vero colpo di De Laurentiis è stato trattenere tutti i big e puntare sulla maturità dei giovani talenti che già erano in rosa. Che il presidente sia convinto della strada intrapresa lo si evince anche dalle parole rilasciate al Corriere dello sport ma l'impressione è che mai come quest'anno il Napoli abbia una squadra “bloccata”. Sarri sta accettando di buon grado acquisti non di nome perchè è stra-convinto che i 12-13 giocatori base che costituiscono l'ossatura della squadra gli diano ampie garanzie. Se da un lato il presidente spera di vedere più spesso in campo anche le prime alternative, il tecnico probabilmente pensa già a un undici-base, ancor più blindato rispetto al passato. Sentiamo De Laurentiis al Corsport: “Abbiamo confermato l'intero organico; e abbiamo anche prolungato i contratti di giocatori che garantiscono un ciclo lungo. E' la nostra politica e direi che in quattordici anni non abbiamo mai tradito: i risultati sono sotto gli occhi di chiunque. Io penso che questo Napoli abbia già dimostrato di essere superiore all'altro, a quello di due campionati fa. Lo dicono i primati, i punti, i gol della stagione che si è appena conclusa. E però stavolta cominciamo con una sperimentazione già effettuata e ora ripartiamo con una squadra giovanissima e nella quale si inseriranno sempre meglio i vari Rog, Zielinski, Diawara, ma anche Ounas che è appena arrivato".

TURNOVER SI O NO? Proprio qui sta il punto: saprà Sarri ampliare il concetto di turnover e magari provare qualche altra soluzione tattica, un piano-B rispetto al gioco ormai metabolizzato dalla rosa e che quando tutti sono al massimo gira alla perfezione? Dai primi giorni di ritiro a Dimaro la risposta è no. Sarri sta battendo nel cercare di migliorare i difetti nella fase difensiva che l'anno scorso hanno portato via tanti punti ma non deroga da schemi e moduli. Inutile pensare a soluzioni diverse per giocatori che potrebbero rendere meglio con altri sistemi di gioco (si pensi a Rog, che da mediano rende meno, a Zielinski e allo stesso Diawara ma anche a Ounas che non sembra avere le caratteristiche di vice-Callejon), il Napoli sarà lo stesso di sempre. Se la mentalità sarà cresciuta e la forma fisica durerà, potrà fare anche meglio dello scorso anno (quando comunque non ha vinto niente e ha fallito l'accesso diretto alla Champions) ma altrimenti i problemi resteranno sul piatto, sempre sperando che i vari Mertens e Insigne si confermino a certi livelli. La formazione la si può dire sin da adesso e senza sbagliare: Reina tra i pali, linea difensiva con Hysaj a destra e Ghoulam a sinistra, coppia di centrali con Albiol e Koulibaly, centrocampo con Jorginho in mezzo e Allan o Zielinski a destra ed Hamsik a sinistra e tridente leggero con Callejon, Mertens e Insigne. Dovranno sudare per elemosinare spazio Milik, Ounas, Mario Rui e tutti gli altri. Almeno questa è la sensazione, anche se i tifosi azzurri sperano nel salto completo di qualità per un Napoli camaleontico che sappia e possa sfruttare tutti i tanti talenti in rosa per durare a lungo in tutte e tre le competizioni.

Stefano Grandi


Tags: napoli de laurentiis sarri

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