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Napoli: Chi è Meluso, il "brigante" scelto da Adl come erede di Giuntoli

12/07/2023 16:37

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La prima reazione dei tifosi è stata quasi plebiscitaria: "E chi è?". Aurelio De Laurentiis ha spiazzato ancora una volta tutti nell'annunciare il nome del nuovo ds, l'erede di Giuntoli passato alla Juventus. Mauro Meluso sarà il braccio destro del patron del Napoli, spiazzati tutti quelli che fino a stamane parlavano di Massara o Tare. E appunto: chi è Meluso?

La biografia racconta le sue gesta in campo e dietro la scrivania. Nato a Cosenza il 1° gennaio 1965, Meluso da calciatore ha indossato tra le altre le maglie di Lazio, Cremonese, Salernitana e Monopoli, mentre da dirigente ha ricoperto la carica di direttore sportivo a Padova, Pisa, Foggia, Ternana, Teramo, Frosinone e Cosenza, prima di approdare al Lecce. Dal giugno 2016 è stato infatti tra i grandi artefici del ritorno nella massima serie del Lecce, infatti alla guida della direzione sportiva del club salentino ha contribuito in maniera decisiva al doppio salto di categoria dei giallorossi, sfiorando anche la salvezza in Serie A, sfumata soltanto all’ultima giornata nella stagione 2019/20.

Dopo l’addio ai pugliesi, Meluso nell’agosto 2020 firma un contratto triennale con lo Spezia appena promosso in Serie A. Dopo aver raggiunto la salvezza, il 26 maggio 2021 ha rescisso il contratto con i liguri.

Nel salotto di casa sua ci sono decine di scatti incorniciati. Il più ingiallito è di quando prendeva a calci il pallone sotto casa, poi c’è una targa ricordo consegnatagli ai tempi della Lazio. Ama la musica fusion degli “Earth, wind and fire”, rilegge spesso un libro che tratta dei fratelli Bandiera, eroi risorgimentali caduti proprio a Cosenza. “Il volto del coraggio”  che parla di un suo antenato, Giuseppe Meluso. Era un brigante silano che divenne la guida dei fratelli Bandiera in Calabria. Il suo nome di battaglia era “Battistino”.

"Tra quelle pagine - disse lui -  ci sono le mie origini e il lavoro di mio padre, l’autore. Era un uomo coltissimo che amava da morire la sua terra". Ora la sua terra è Napoli e il suo compito arduo, non far rimpiangere Giuntoli nella squadra campione d'Italia.


Ma che dice? Finì perfino sui giornali scandalistici…
«Ero fidanzato con Laura D’Angelo, una showgirl che lavorava in Rai. All’epoca intraprendere una relazione con una soubrette significava automaticamente vivere la Capitale di notte. Mi etichettarono come uno che faceva la bella vita a 18 anni, ma non andavo mai oltre i limiti».

Pa


Tags: napoli aurelio de laurentiis Giuntoli

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