Napoli che ti succede? Le ragioni di una crisi evitabile

C'era una volta il Napoli che dominava il campionato di Serie A a suon di gol, gioco spettacolare e un Higuain sempre a segno. Quel Napoli adesso non sembra esserci più.

Il ko con la Juve nello scontro diretto costato il 1° posto in classifica, il mancato controsorpasso frenato dall'1-1 casalingo col Milan e poi l'eliminazione in Europa League dopo il doppio confronto col Villareal. I dati sono allarmanti: il Napoli non vince da 4 partite anche se tutte con avversari di spessore.

Un calo fisico, fisiologico, anche mentale per una squadra che ha giocato a ritmi alti, altissimi praticamente da inizio campionato senza mai accusare flessioni particolare se non nelle primissime giornate prima che Sarri trovasse il modo di far rendere al meglio Higuain.

Che sia proprio il Pipita il "problema" del Napoli? La provocazione ci sta tutta visto che scomparso l'argentino dai radar dei tabellini, per evidente calo di condizione, il resto della squadra non è riuscito a farne le veci. Ci hanno provato Insigne e Hamsik come tutti gli altri ma non è la stessa cosa. Questo Napoli sembra essere stato costruito esclusivamente per mandare in porta Higuain e la mancanza di alternative si fa sentire. Perchè se la Juve, diretto avversario degli azzurri nella corsa scudetto, si può permettere di buttare nella mischia a rotazione gente come Mandzukic, Morata e all'occorrenza Zaza, che ha deciso lo scontro diretto entrando dalla panchina, il solo Gabbiadini non può essere nè partner nè sostituto all'altezza del Pipita anche perchè Manolo è stato tenuto in naftalina per tutto l'inverno e a lui, così come agli altri "panchinari" di un Napoli ad una sola faccia, non si può chiedere di diventare titolari e determinanti con lo schioccare delle dita. Al di là del valore o meno delle seconde linee.

Fuori dalla Coppa Italia e fuori dall'Europa League al Napoli non resta che consolarsi con l'idea di potersi concentrare anima e cuore ma soprattutto gambe e polmoni sul campionato e sul sogno scudetto, ancora lì ampiamente alla portata ad un solo punto dai bianconeri. E chissà ritrovando in fretta lo smalto, la velocità, i tempi di gioco e la voracità realizzativa di Higuain, restare in corsia di sorpasso della Juve. Da questo punto di vista sperare che la Vecchia Signora vada avanti in Champions non sarebbe poi una notizia così catastrofica.

Luca Fusco