Napoli, Benitez: Se devo perdere preferisco farlo all’attacco

La sua filosofia di vita e di gioco è questa: prendere o lasciare. Benitez nel suo Napoli ci crede come e più di prima e continua ad essere convinto che il suo calcio propositivo sia l’unico possibile per aiutare a far crescere la squadra. Alla vigilia della gara col Milan son rimasti ancora vivi i rimpianti per la sconfitta in coppa Italia con la Roma ma anche l’idea che la finale è possibile: "Quella che abbiamo intrapreso è la strada giusta. Non mi piace perdere alcuna partita, ma se proprio devo farlo voglio dare l'impressione che la squadra sta esprimendo un buon calcio. Non mi piacciono i pareggi, non sono uno che gioca con 11 uomini in attacco. Cerco l'equilibrio, ma dobbiamo lavorare per questo. Siamo forti in attacco, ma dobbiamo difendere un po' meglio. Gli errori individuali li fanno tutti. Per correggerli ci stiamo provando, l'allenatore c'è per aiutare la squadra. Il calcio è uno sport diverso per questo: noi sappiamo cosa facevamo male all'inizio. Adesso qualcosa è migliorato, ma dobbiamo continuare a lavorare. La Roma ha un vantaggio, gioca una partita a settimana. Questo li aiuta per correggere determinati errori, oggi ci siamo allenati in vista del Milan, ma non ho avuto modo di fare tutto ciò che volevo. Non sono convinto che la Roma sia migliore di noi, adesso dobbiamo pensare che se sono forti, noi lo siamo ugualmente. E' solo questione di tempo". Scherza Benitez sull’offerta di 10 milioni annui che gli sarebbe arrivata dal Qatar (“A questo punto preparo le valigie. Concentriamoci sempre sul presente, i discorsi sull'allenatore cambiano di anno in anno. L'anno scorso firmai col Chelsea e sapevo di andare via a fine stagione. Parlare oggi del futuro è troppo") ed insiste sull’importanza di gestire la rosa:  "Contro il Borussia o l'Arsenal arrivano motivazioni diverse. Per i giocatori è diverso scontrarsi con squadre blasonate. La chiave per mantenere questo livello è la rosa. Se l'organico ha giocatori che ti permettono di fare scelte è un vantaggio. Ci vuole concorrenza tra i giocatori che devono avere il timore di perdere il posto da titolare. Il nostro è un mix di giovani, esperti e pian piano andremo a rinforzarci sempre più. La rosa che abbiamo oggi può permetterci di arrivare al vertice". Dai rientri dagli infortuni e dai nuovi acquisti arriverà un aiuto importante: "So che Callejon o Albiol possono essere stanchi. Dobbiamo gestire la rosa pensando ai giocatori che abbiamo a disposizione. Il rientro di Behrami è positivo, è uno che aiuta tantissimo la difesa, recupera tante palle anche se non è al 100%. E' importante avere calciatori duttili. C'è anche Henrique che dobbiamo testare. Può giocare, come fa Albiol, anche a centrocampo. Jorginho può giocare più basso o anche sulla trequarti. Con la Lazio ho cambiato modulo nel finale, col Chievo ho proposto Callejon come terzino destro".  L’obiettivo è chiaro: "Voglio battere il Milan domani sera. Il campionato è la chiave per continuare a crescere, dobbiamo lavorare per questo. Ho fiducia nel gruppo. Prima voglio battere il Milan, poi voglio battere la Roma e volare in finale. Non credo che quando battemmo il Milan eravamo nel periodo migliore, ma in uno dei più floridi. Adesso non stiamo vivendo un periodo negativo, la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Lavorare sodo, è questo che dobbiamo fare. Contro la Roma abbiamo visto una bellissima partita. Loro hanno fatto una giocata precisissima nell'ultima azione". Sui rossoneri dice: “Seedorf gioca un calcio propositivo, il Milan ha giocatori di esperienza internazionale. Balotelli è temibile ma non solo lui, anche Robinho, Honda ed altri”. L’ultimo pensiero è per Hamsik, apparso annebbiato nelle ultime uscire: “Dopo 2 mesi fuori ha bisogno di un po’ di tempo, deve continuare a lavorare e tornerà ai suoi livelli.Ogni giorno gli dico che deve fare 15 reti,  ne mancano 9 ma ha tempo. Se gioca come sa mi aspetto delle doppiette”.