Napoli, Benitez: Momento storico per tutti, obiettivo finale

Che viene prima? Il contratto per i prossimi anni o la vigilia di Napoli-Dnipro? L’attesa per le parole di Benitez, in silenzio stampa in campionato e in “libera uscita” in Europa, era spasmodica dopo le voci del riavvicinamento con De Laurentiis ma il tecnico spagnolo stoppa subito tutti: “Il presidente sa cosa penso, il mio procuratore arriverà per parlare con lui e farà il suo lavoro. Non è cambiato niente. Adesso parlerò solo di calcio. Sappiamo quanto è importante la gara di domani, ma serve concentrazione. Siamo in un momento storico, può essere importante per la società e la città". Dopo un passaggio sul momento felice di Hamsik (“Ha fatto più doppiette con me che con altri allenatori. All'inizio dell'anno scorso era brillante, poi l'infortunio l'ha costretto a star fuori per tanto. Adesso ha più fiducia in sè stesso, arriva spesso al goal. E' un giocatore di qualità, ma adesso sta bene") il tecnico azzurro elogia l’avversario di domani in Europa League. Col Dnipro per don Rafaè non bisogna avere fretta: “Loro si difendono bene, dobbiamo giocare con cuore, testa, velocità e fiducia. Hanno giocatori di qualità e sanno che devono fare in campo. Parliamo di una squadra che ha meritato di andare in semifinale, ha eliminato grosse squadre e sarà dura. Che non sia conosciuta tanto come altre non conta”. La formazione è decisa anche se non la dice: “Lavoriamo con le stesse idee di sempre, dobbiamo imporre il nostro stile di gioco ma se non ce lo lasciano fare dobbiamo saper fare qualcosa di diverso. Abbiamo dimostrato di saper cambiare tra primo e secondo tempo ma dobbiamo imparare a farlo durante la partita: dobbiamo far capire come giocare se gli altri cambiano in corsa”. DA KOULY A INSIGNE - Benitez spiega i passi indietro fatti da Koulibaly: “Koulibaly ha avuto il problema di fare troppo bene all’inizio, ora tutti si aspettano che giochi sempre così ma alla sua età non è facile, ha fatto qualche errore e ha perso un po’ la fiducia. Se gioca meno è perché Britos sta facendo bene. Sfruttare tutta la rosa è un problema magari per me: se metto Gabbiadini mi chiedete perché non c’era Hamsik e viceversa. Ieri parlavo con un calciatore che due-tre anni fa sognava di giocare l’Europa League mentre ora tutti sognano di giocare in Champions. Dobbiamo nuotare per arrivare alla spiaggia con energie”. Tra i segreti degli ultimi successi c’è anche il ritorno felice di Insigne: “Abbiamo gestito con tutto lo staff il recupero di Lorenzo, si poteva fare prima e rischiare ma l’abbiamo fatto al momento giusto. La squadra aveva bisogno di lui, abbiamo più possibilità di fare cambi e il modo di affrontare gli avversari”. Un passo indietro e un pensiero al ko con l’Empoli di giovedì scorso: “Non mi è piaciuto perdere così, ci manca ancora un po’ di esperienza ma col Milan abbiamo fatto bene dal 1’, vuol dire che la squadra c’è, abbiamo energie e voglia di vincere. Possiamo arrivare ancora al terzo o al secondo posto ed abbiamo fiducia". Stefano Grandi