Napoli, Behrami: Anche con Benitez devo correre sempre

Quando il gioco si fa duro sono i guerrieri che vengono fuori. E nel Napoli che spesso si specchia nel suo gioco bello e a volte un po’ lezioso se c’è uno che non risente troppo dell’influenza spagnoleggiante portata da Benitez quello è Valon Behrami. Un gladiatore era prima e un gladiatore è rimasto. Il centrocampista svizzero parla all’emittente ufficiale della società, Radio Kiss Kiss Napoli, e spiega che non è un problema di modulo a penalizzare gli azzurri reduci da tre sconfitte consecutive anche se le differenze con gli schemi di Mazzarri ci sono eccome: "Il modulo conta relativamente, a centrocampo devi sempre correre e darti da fare. Quelle di Benitez e Mazzarri sono due filosofie molto diverse ma pur sempre efficaci. Adesso siamo noi ad avere il gioco in mano, mentre con Mazzarri eravamo concentrati sulla fase difensiva, ma il mio lavoro cambia poco, devo sempre correre". Qualche volta anche a vuoto, però. Behrami ammette che qualche problema c’è: “Non stiamo attraversando un ottimo momento sotto il punto di vista del risultato, è una brutta abitudine che stiamo avendo. A Napoli negli ultimi anni non è mai stato così. Ho visto un po’ le reazioni girando in città, noi vogliamo ritornare a fare risultato a Roma con una grande partita per cancellare gli errori commessi. Le sconfitte con le big sono avvenute tutte fuori casa, è un gradino che ci manca per essere un top club. Stiamo lavorando per una metamorfosi, ci stanno periodi così. Prendiamo ad esempio la gara di Dortmund: abbiamo giocato bene con il possesso palla, ma questa partita ci ha detto una cosa importante, siamo pronti per giocare certe gare ma non siamo ancora a quel livello per competere. Le qualità per essere un top club ci sono. Emblematico è stato il loro 2-0 sul nostro mancato 1-1, gli episodi non ci hanno aiutato in tal senso".

PARADOSSO CHAMPIONS. Lo svizzero però non si sente tagliato fuori né in campionato (“Non dobbiamo pensare che sia già finita perché ci sono tante gare e scontri diretti, che peraltro avremo in casa, sicuramente dovremo evitare partite come quelle di Parma”) né in Champions: "Siamo a 9 punti e giochiamo l'ultima in casa, ma il nostro girone è stato incredibiile, con 12 punti rischiamo di andare fuori. Al San Paolo ci sarà un'atmosfera incredibile, dovremo cercare di vincere in qualsiasi modo. Anche il Marsiglia cercherà di fare punti contro il Borussia, ci sarà l'orgoglio dei francesi in campo. A nessuno piace terminare nella lista nera della Champions con zero punti". L’ultima riflessione è su Higuain: "Noi a centrocampo dobbiamo cercare di lavorare per non prendere gol, loro in avanti devono farci vincere le partite. Higuain è un giocatore che fa la differenza, ha bisogno di sentirsi importante e per noi lo è. E' ovvio però che non deve responsabilizzarsi troppo, il suo lavoro dipende anche da come gioca la squadra. non deve abbattersi quando le cose non vanno bene come ora. Ci tengo a questo aspetto proprio per lui”

Stefano Grandi