Napoli: Addio spagnoli, via Albiol, Benitez e Callejon

Il Napoli made in Spagna sembra avere i mesi contati. Fallita la rivoluzione del tiki-taka, giacchè l’esperimento di trapiantare in azzurro il prolungato possesso palla di marchio iberico è durato pochi mesi, il club partenopeo si prepara a cambiare nuovamente pelle. Il Napoli spagnoleggiante (anche sul sito ufficiale era stata introdotta la versione in spagnolo) è destinato a finire presto con l’addio di Benitez, Callejon e Albiol. I simboli della Rafa-revolution. Sul futuro del tecnico bisogna aspettare l’ufficialità: don Rafaè ha promesso di svelare qualcosa dopo il suo compleanno, che cade il 16 aprile, ma sono troppi ormai i segnali inequivocabili che lasciano pensare al mancato rinnovo di un contratto che scade a giugno. Invano De Laurentiis ha provato a fargli cambiare idea: ingaggio aumentato e benefit importanti pur di trattenerlo a Napoli ma Benitez sembra deciso a cambiare aria. Da un lato la mancanza di crescita di tutta la società e delle strutture, che sono rimaste quasi invariate rispetto a quando è arrivato, dall’altro la consapevolezza che sul mercato la linea sarà sempre la stessa, ovvero tetto di stipendi, diritti di immagine da rispettare e difficoltà a comprare quei top-player che consentirebbero il definitivo salto di qualità. In più c’è una profonda stanchezza di fondo verso un ambiente che non riesce ad apprezzare il suo lavoro e le sue qualità. LA SCELTA DI RAFA - Troppe critiche, spesso preventive, nonostante risultati evidenti (due trofei, coppa Italia e Supercoppa, e squadra che lotta ancora su tre fronti). Benitez aspetterà fine aprile per ascoltare le offerte dall’estero e poi deciderà: la Premier resta il suo obiettivo ma in pole al momento c’è il Psg. Con Blanc destinato in ogni caso ad andar via, lo sceicco proprietario del club aveva puntato tutto su Simeone ma l’argentino ha rinnovato fino al 2020 con l’Atletico Madrid. Benitez era la seconda scelta e ora è il candidato numero uno. Senza l’allenatore spagnolo andranno via anche gli altri due ex Real, ovvero Callejon ed Albiol. Il primo aveva offerte importanti già in estate: De Laurentiis ha rifiutato 27 milioni di euro dall’Atletico Madrid ma il suo addio è stato solo rimandato. La stagione double-face ne ha fatto ribassare il valore ma non ha eliminato l’interesse di diversi club. Il giocatore avrebbe già anche disdetto l’affitto dell’appartamento napoletano. Anche Albiol è convinto ad andar via. Il difensore non ha reso come lo scorso anno e cerca un club più prestigioso che possa vincere il campionato e giocare la Champions con continuità. Il Napoli ripartirà parlando altre lingue e in città di spagnolo, probabilmente, resteranno solo i celebri quartieri del centro e i resti di un’antica dominazione. In pole per sostituire Benitez in panchina c’è Spalletti ma la lista è lunga e va da Mihajlovic a Montella, per restare in serie A, a Bielsa e Klopp, per ritentare suggestioni straniere, ma colpi di scena (leggasi Prandelli) non si possono escludere. Stefano Grandi