Sport E Vai  Sport e Vai
Domenica 5 Maggio 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Mura: Attenti tifosi del Napoli e se De Laurentiis vi accontenta e se ne va?

07/05/2018 10:22

Mura: Attenti tifosi del Napoli e se De Laurentiis vi accontenta e se ne va? |  Sport e Vai

“Battaglia di striscioni al San Paolo: "Sarri uno di noi", ma un altro dava al presidente del servo di palazzo e lo invitava bruscamente, in rima, a levarsi di torno. Ignoro il grado di permalosità di AdL, ma se fossi tifoso del Napoli non premerei su questo tasto. E se vi accontentasse?”. Lo scrive Gianni Mura nel suo editoriale su Repubblica dove analizza il finale di campionato, partendo dalla Juve e dalla finale di coppa Italia col Milan: “Arrivasse, sarebbe un record: mai nessuno ha vinto la Coppa Italia 4 volte di fila. Ma della Coppa Italia alle grandi squadre importa solo dalla semifinale in poi, quindi torniamo al campionato cominciando dalla testa. Sette scudetti consecutivi sono un' enormità. La Juve che lotta con se stessa, che aggiorna in continuazione il suo medagliere, spinta e talora criticata da una tifoseria cresciuta a pane e caviale, questa volta ha dovuto lottare più a lungo contro un Napoli spavaldo, certamente più bello da vedere. Già, ma lo dice anche Sarri che le classifiche sono una somma di punti e nella somma di punti il Napoli è secondo. Con tutti gli onori del caso, ma secondo. Bisogna essergli grati per aver tenuto il discorso aperto fino a tre domeniche dal termine. Grati anche gli juventini, perché vincere con un distacco abissale è segno di strapotere su avversari non fortissimi. E poi, a livello critico, perché da tempo nel calcio italiano non si facevano discorsi sulla bellezza. E sulla praticità. La Juve non è la formica, il Napoli non è la cicala, La Fontaine è disoccupato. Direi che, in rapporto ai mezzi a disposizione, il Napoli è portatore di generosità offensiva, la Juve di generosità in generale. Un campionato incerto, capace di grandi colpi di scena, è un bel campionato. Basta guardare appena dietro l' angolo. Il Napoli vince a Torino su una Juve anche più cotta che gioca malissimo. Ma, senza la capocciata di Koulibaly, Allegri sarebbe dipinto come abile gestore di distanze. Dopo la capocciata, Allegri è una capra. Il Napoli ha il vento alle spalle, a 5' dalla fine la Juve è sotto a San Siro, con l' Inter in 10 che la prende a pallate. Già, ma rimonta e vince. E il vento cambia direzione, è contro il Napoli che crolla (in 10) a Firenze. E non riesce a battere il Torino. La Juve, solita rimontina sul Bologna. La differenza negli ultimi due mesi l' ha fatta il genio della lampada: Allegri ce l' aveva: Douglas Costa. Sarri no. Sette è un numero fortemente evocativo, anche al cinema: "Il settimo sigillo", "I magnifici sette". Magnifico forse no, ma il settimo della Juve è il più sudato. Ed è una curiosa coincidenza che a portarla sulla soglia del settimo cielo , dopo l' Inter, siano state le due squadre con le tifoserie più nemiche: Fiorentina e Torino. Ancora più curiosa la prospettiva che le due più forti del mazzo siano chiamate a un massiccio rinnovamento e, con tutta probabilità, a cercarsi un nuovo allenatore. Con la Juve Allegri ha avuto un corretto rapporto professionale, non di grande amore. E Sarri ha le scarpe piene di sassolini, che si terrà nella speranza di ammorbidire il presidente sulla liberatoria (se lo scordi). Anche senza sette, saranno due film interessanti”.


Tags: napoli de laurentiis allegri

Articoli Correlati