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Mourinho vuota il sacco su arbitri, mercato, arabi e lancia frecciate

07/08/2023 08:28

Mourinho vuota il sacco su arbitri, mercato, arabi e lancia frecciate |  Sport e Vai

Non si è mai pentito di aver accettato la Roma anche se a volte si è sentito un po' frustrato. Josè Mourinho si confessa a Ivan Zazzaroni sul Corriere dello sport, smonta alcuni clichè ( «A volte leggo che Mourinho sta provocando la società, che Mourinho è un mago della comunicazione. Non c’è stato alcun retropensiero. La foto con l’attaccante immaginario è stata fatta per ridere») e ammette


«Non va tutto bene, ma mi diverto anche nelle difficoltà. Mi arrabbio per un’ora e subito dopo torno positivo. Una cosa che non posso cambiare è la mia natura, non sono uno che racconta cazzate.Mi riesce impossibile dire che sono contento. Però sostenere che sono in guerra aperta con la società, con Pinto, che non sono felice, è sbagliatissimo. Pinto sa che siamo in ritardo, anche la proprietà lo sa, alla fine quello che soffre veramente è chi lavora e chi contro la Salernitana dovrà entrare in campo con la migliore squadra possibile. Incazzato no, depresso no (…). Vent’anni fa avrei fatto casino, vent’anni fa sarei stato incazzato».

Mourinho parla anche del rapporto con le istituzioni e con gli arbitri.

«In Italia mi sono sentito aggredito, hanno violato la mia libertà di uomo, la mia libertà di uomo di calcio, la mia libertà non di grande allenatore, perché in queste situazioni non ci sono grandi o piccoli allenatori, siamo tutti uomini. Qui non mi sento più a mio agio. Ho paura di ricevere altre squalifiche, ho paura di dover tornare a sentire tutto quello che ho ascoltato o letto in questi due anni. Penso che a livello istituzionale avrebbero dovuto trattarmi diversamente, da uomo di grande esperienza internazionale, uno che ha allenato in Inghilterra, in Spagna».

Sul rapporto conflittuale con gli arbitri:

«Ho detto di Chiffi le stesse cose che Modric ha detto di Orsato, esattamente le stesse. Sono innamorato di Modric, ma non sono d’accordo con lui quando dice che Orsato è un arbitro scarso. Orsato è bravissimo. Ho detto la mia su Chiffi e avete visto le conseguenze. Modric ha parlato dopo una semifinale del Mondiale ed è arrivato a miliardi di persone, io alla fine di Monza-Roma. L’ex pallone d’oro non ha subito squalifiche, io la gogna. Se vuoi parliamo di Budapest, che è certamente meglio».

Poi c’è stato l’arbitro Taylor. Nel tunnel, quando Mourinho gli ha detto «fuckin’ disgrace», Taylor non c’era.

«Taylor non era lì, non c’era. Taylor era rimasto dentro lo stadio e il giorno dopo l’hanno trovato all’aeroporto. C’erano gli altri, non Taylor, c’erano il quarto uomo, gli assistenti, Rosetti e Howard Hebb, il direttore tecnico degli arbitri della Premier. Taylor non c’era. So di non essere stato elegante, ma non ho insultato nessuno. ‘Fucking disgrace’ è molto simile all’italiano ‘cazzo!’, un’esclamazione, uno sfogo, o al portoghese ‘foda pra caralho’. Sono andato da Rosetti e gli ho detto: ‘arbitro, io lo chiamo così, è rigore o non è rigore?’. Rosetti ha fatto quello che di solito fanno gli arbitri, non mi ha risposto. Ho ripetuto la domanda a Webb, lui mi ha messo la mano sulla spalla e ha detto ‘José, sì, è rigore’. Webb ha fatto quello che mi sarebbe piaciuto avesse fatto Taylor.Taylor è bravo, per non dire molto bravo, positivo anche il rapporto che ho avuto in Inghilterra, mi sembra un uomo perbene, io non ho mai messo in dubbio la sua onestà. L’unica cosa che dico e dirà sempre è che era rigore e con quel rigore lì la Roma avrebbe potuto vincere. Prima di quel rigore la sua direzione non mi era piaciuta per niente, non mi erano piaciute le sue scelte tecniche, disciplinari, però continuo a pensare che sia un arbitro bravissimo e se la prossima stagione lo riavremo, nessun problema, sono sincero».

Mourinho parla anche dell’aggressione dei tifosi della Roma a Taylor, il giorno dopo all’aeroporto.

«Io non ho nulla a che vedere con quell’incidente. È stata la reazione di un gruppo di tifosi, io non c’entro affatto. La cosa più triste è stata non essere appoggiato dalla società in una situazione del genere. Sconterò le 4 partite, non riesco a guardare l’Uefa in modo negativo, saranno quattro partite in cui mi sentirò un tifoso della Roma».

Mourinho parla delle offerte ricevute in estate dall’Arabia Saudita.

«Al Hilal e Al Ahli. Ci ho pensato, sì. Prima di andare all’incontro ho informato la proprietà chiarendo che non avevo intenzione di accettare. A casa ho detto esattamente la stessa cosa. In passato rifiutai la proposta più incredibile che un allenatore abbia mai ricevuto quando la Cina mi offrì la panchina della Nazionale e di un club nel quale avrebbero giocato tutti i nazionali. Una proposta economicamente indecente, fuori dal mondo e da tutti i parametri».                                                                                      


Tags: Roma mourinho rigori

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