Mourinho, polemiche sul suo difensivismo. E Simeone diventa "SimeOne"

Da fenomeno a brocco della panchina nel giro di poche ore. E' il destino di ogni allenatore ed anche Josè Mourinho non è esente dal turbinio di polemiche che ha colpito Pep Guardiola dopo il flop del Bayern col Real Madrid nell'altra semifinale. Dopo la vittoria di ieri dell'Atletico in casa del Chelsea sono impazzate le critiche contro lo Special One accusato di eccessivo difensivismo.

Come all'andata così dopo il gol del vantaggio di Torres. Ma stavolta il pullman parcheggiato nella propria area non ha sortito gli stessi effetti di Madrid o di Liverpool domenica scorsa. "I miei giocatori hanno fatto il massimo, fino ad un certo punto la partita era in bilico e noi la stavamo controllando, poi dopo un miracolo del portiere dell'Atletico e' arrivato il rigore di Diego Costa. A quel punto per noi e' diventato impossibile recuperare, dal punto di vista psicologico siamo andati in difficolta'. Sul rigore e' finita la partita" ha detto lo Special One a cui però non vengono rispermiate le critiche.

Sono le scelte di tenere fuori Oscar, limitare l'estro di Hazard a tenere banco. E le stesse parole del talento francese a far riflettere: “L’Atletico Madrid ha meritato la vittoria, è stata una grande partita giocata a ritmi davvero intensi. Il Chelsea non è fatto per giocare a pallone; è fatto solo per correre, e quindi solo per il contropiede”.

Ma c'è chi da Stamford Bridge è uscito trionfatore. Diego Simeone, o SimeOne come è stato ribattezato dopo aver battuto Mourinho. "Abbiamo fatto una partita molto intelligente - ha spiegato il Cholo -, sapevamo che sarebbe stato meglio portarla come volevamo noi. Dopo il secondo gol abbiamo fatto una grande partita, il Chelsea non ci poteva pressare".