Mourinho, la bordata all'Uefa e il messaggio a Dybala

Stavolta non si è vergognato della sua Roma, Josè Mourinho. Ma anche dopo il 3-0 al Monza una freccitina lo Special One ha voluto comunque lanciarla, con destinatario l'Uefa. E' successo quando ha parlato di mercat, dicendo

Con onestà se Wijnaldum non si fa male e non fosse arrivato Camara, un difensore centrale doveva arrivare. Non ho coraggio di pressare il direttore o la proprietà, né faccio la foto con il piede sul tavolo da mettere su Instagram che sto aspettando qualcosa. C’è anche il fair play finanziario, che sembra esista solo per noi.

Poi il tecnico giallorosso ha rivelato il siparietto con Paulo Dybala.

Le telecamere hanno ripreso una chiacchierata tra i due. Terminata con un sorriso. "Cosa ci siamo detti? L'anno scorso contro la Juve, quando lui è stato sostituito gli dissi che era bravo. Oggi gli ho detto lo stesso e abbiamo sorriso: abbiamo ricordato che qualche mese fa segnava per gli altri".

"Nelle partite precedenti non gli riuscivano delle cose ma non ha mai avuto un atteggiamento sbagliato. Lui gioca con e per la squadra. In questo momento anche in fase difensiva, e lui non è nato per questo, fa un lavoro straordinario per noi. Quando esce mi dice 'Mister se giocavo di più facevo il terzo' e io gli rispondo 'fallo con l'Udinese'. E' importante gestirlo perché viene da una storia non facile al livello di infortuni, l'anno scorso non ha giocato tanto e in questo momento il suo livello è in crescita. Per noi è fantastico e anticipo un po' quello che succederà in Qatar: forse Scaloni dovrà offrirci una bottiglia di vino".