Mourinho, Dzeko e l'errore che si rimprovera alla Roma: Fonseca vuota il sacco

È a Napoli col suo Lille per l'amichevole di lusso del Maradona contro la capolista della serie A. Paulo Fonseca, però, non può fare a meno di pensare alla Roma. Il tecnico portoghese non si sottrae alle domande impertinenti del Corriere dello Sport e vuota il sacco sia su Mourinho che sul suo periodo alla guida dei giallorossi, rimproverandosi un errore in particolare:

"Mourinho Ct portoghese? Leggo che è una possibilità. Ma non ho informazioni dirette, non sento Mourinho dai giorni in cui ha firmato per la Roma. Sta faticando perché in Italia è dura. C’è molta concorrenza per l’alta classifica. Ma questa Roma è più forte della mia. Non posso dire il contrario. Mi sembra evidente. Basta guardare gli investimenti che i Friedkin hanno stanziato sul mercato. Con me il primo anno è stato positivo. Chiudemmo quinti a 70 punti, che nella stagione precedente sarebbero bastati per la Champions. Valorizzammo tanti calciatori. Nel secondo anno, complicato anche per i problemi interni, siamo andati bene fino a febbraio e poi abbiamo pagato gli infortuni. Dzeko? Non ne voglio parlare, è tutto superato. Infatti è tornato a giocare  e segnare anche con me. Gli auguro il meglio. Dico solo che Dzeko per la mia Roma era come Ronaldo oggi per il Portogallo, non era un campione semplice da gestire".

L'errore che si rimprovera Fonseca è un altro: 

"Il cambio di modulo. Tornassi indietro non giocherei con la difesa a tre e infatti qui a Lilla non la faccio. La migliore Roma di Fonseca, propositiva e brillante, giocava con il 4-2-3-1".