Mourinho: bordate avvelenate alla Lega poi spiega perché tanti infortuni

Il sorriso l'ha perso da un po'. Josè Mourinho ogni settimana ha nuove gatte da pelare, tra polemiche interne, infortuni, assenti e critiche. Lo Special One, che ha scontato a Milano con l'Inter la squalifica, torna a parlare alla vigilia della gara col Lecce e risponde così a chi contesta l'atteggiamento della Roma a San Siro:

"Se ne mancano 5 all'Inter, al Milan o alla Juve ma anche ad Atalanta e Fiorentina ce ne sono altri 5, se ne mancano a noi no. Sui tanti infortuni vi rispondete da soli quando parlate di storia clinica di giocatori che si infortunano spesso, questi ciclicamente hanno problemi fisici che si ripetono nel tempo, stagione dopo stagione e in questo caso è difficile fare lavoro di prevenzione".

Poi aggiunge

"Noi abbiamo diversi giocatori con questa storia clinica, io sono contento di averli quando ci sono, quando non ci stanno non ci stanno, sono contento perché non posso avere altro. Dopo l'Inter ero soddisfatto per il mio lavoro e per quello dei ragazzi. Abbiamo preso un gol che non si deve prendere, lo sappiamo, ma la squadra ha fatto bene a San Siro".

La polemica forte arriva però in risposta alla Lega che aveva parlato di alibi per Mourinho nelle lamentele per il calendario

"La parola alibi si utilizza quando si perde, noi parliamo del calendario dall'inizio del campionato, non dopo la prima sconfitta ma capisco che nel calcio c'è tanta gente che è arrivata col paracadute, non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per status, politica, non è gente nata e cresciuta nel calcio. Queste persone vanno rispettate per il loro status ma non vale la pena commentare le loro parole, è come se io parlassi di fisica atomica o di cinema, sono gente paracadutata qui, non sanno che vuol dire giocare ogni 3 giorni o, e sarebbe grave, lo sanno e fanno finta di non saperlo"