Mourinho all'attacco: La Roma non ha il credito che merita, a fine anno dirò tutto

È un José Mourinho che rifiuta polemicamente l'auricolare di Dazn e che parla a ruota libera al termine della partita col Verona. Secondo lo Special One, la sua Roma non gode della stima e del credito che meriterebbe. Per questo si è soffermato così a lungo al centro del campo con i giocatori dopo il match, per incoraggiarli e ringraziarli.

"Ho fatto i complimenti, eravamo tutti lì, mancavano solo Dybala e Abraham che è andato all'ospedale. Abbiamo visto uno spirito di gruppo incredibile, una squadra che ha giocato molto bene nonostante avesse di fronte un avversario difficile contro il Verona. I ragazzi hanno fatto un grandissimo sacrificio, cinque o sei hanno giocato in Austria, Karsdorp non giocava da più di due mesi, Spinazzola veniva da un infortunio, Bove l'anno scorso giocava su un campo di plastica, Belotti pure non giocava da tanto tempo, Solbakken impara e apprende stando con noi, El Shaarawy nella sua storia non giocava due partite di fila e ora ne fa quattro, cinque, Zalewski che adesso gioca a destra, a sinistra, dappertutto. Questa squadra non ha i complimenti che merita. Belotti? Ha fatto una grandissima partita, col suo lavoro meritava di fare un gol. Mi dispiace che la gente non dia credito al lavoro che stiamo facendo, Belotti e tutti. Per questo motivo sono ultra ultra ultra grato ai ragazzi. Il sold out? Siamo a 23 sold out consecutivi, ma esistono sold out e sold out. Ci sono sold out che vincono da soli la partita e altri che invece mettono in difficoltà i giocatori, con un clima che non è quello giusto. I ragazzi ce la mettono tutta e anche se voi giornalisti non aiutate, la gente deve capire che non si può rumoreggiare a ogni errore. Prendete Bove, è più romanista di tanti di quelli che sono allo stadio e ha fatto una grande partita insieme a Cristante; ha sbagliato un pallone all'80' e il pubblico lo ha criticato. Questo non mi piace, non è giusto. Ma io faccio l'allenatore e non posso giudicare lo stadio. Mi scuso per questo, ma devo difendere la mia squadra".

La Roma, comunque, resta in piena corsa per la Champions:

"Parliamone a fine stagione. A fine stagione avrò tanto da dire. Parlo con voi prima e dopo le partite perché sono obbligato a farlo, altrimenti non ho mai dato un'intervista. A fine anno parlerò, quando verranno fatti i conti".