"Chi lo prende fa un affare. Lo vedrei bene sia al Milan che al Bayern. Nessuno ha la sua mentalità vincente. Per Antonio il verbo partecipare non esiste, lui è proprio fatto così. Da ragazzino non accettava neanche di perdere a biglie sulla spiaggia o le partitelle del martedì in allenamento. Pure nel riscaldamento voleva arrivare sempre primo. Mazzone è stato il nostro primo maestro e Antonio me lo ricorda tanto. Conte è meno burbero, ma come Mazzone vuole sempre il 100% in campo e fuori dai suoi giocatori. E poi controlla tutto: dall'alimentazione al sesso detta lui cosa fare. È maniacale e non lascia nulla al caso. Tre parole per descriverlo? Per Antonio il calcio è passione, sacrificio e soprattutto vincere".