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Morata vuota il sacco sul futuro e rivela chiacchierata con Tevez

15/04/2022 10:18

Morata vuota il sacco sul futuro e rivela chiacchierata con Tevez |  Sport e Vai

"Abbiamo fatto tanto come gruppo, siamo tornati a essere Juve, ci sono cose da guardare positivamente per il futuro". Alvaro Morata è il protagonista del format di Dazn 1 VS 1 e alla vigilia della gara col Bologna rivela

"Non ci sono rimpianti, sono state 2-3 mini stagioni in una sola. L'importante è quanto si sta facendo, cos'abbiamo in testa e per il futuro. Non serve lamentarsi, alla fine del campionato, quando andremo via, vogliamo giocare anche una finale di Coppa Italia. Quando smetti, le foto con le coppe contano tanto. Abbiamo l'opportunità di vincere e si dà per scontato tutto, ci sono campioni che non ne hanno vinte tante...".

Sul suo futuro lo spagnolo dice

"Tutti i giocatori della Juve si giocano il futuro, in ogni allenamento e partita. La Juventus... ha una coda lunghissima di chi vuole essere qui. Normale essere giudicato ogni partita, io do tutto per vincere, per i compagni, per i tifosi. Mi sento molto bene alla Juve. Non chiedete a me le altre cose, sono contento di essere qui, di arrivare alla Continassa, i miei figli mi chiedono l'inno della Juve ogni mattina. Sono felice, sarei più felice se facessimo una foto con la coppa...".

Oltre che come goleador Morata si sta mettendo in evidenza anche per i tanti assist

"mi regala stesse sensazioni dei gol. Per come gioca la Juve, o hai uno schema per l'attaccante centrale, o ti adatti alla squadra. Il mio ruolo per me è sempre stato da calciatore per fare gol, devo tornare in difesa, dare una mano, sporcarti per aiutare in uscita, per complicare l'avversario e la giocata. Ti assicuro che qualsiasi attaccante che fa 40-50 gol e non vince niente, cambierebbe per 15 gol e vittoria nelle coppe. Mi piace vincere e aiutare i compagni, vorrei fare più gol ma quando fai assist, anche se ti piace fare reti, è bello. E' bello anche condividere".

Infine un retroscena sull'incontro con Tevez

"A Carlos ho detto che lo ringrazio, ho parlato con lui tante volte. Lui in parte mi ha reso calciatore, sono arrivato a 21 anni, dal Real, con poca esperienza. Mi ha guardato un po' di volte male, quando calciavo e non gliela passavo. Poi è diventato per me uno dei più forti di sempre. Aveva qualità, tecnica, ti buttava un muro a terra o te lo costruiva in 5 minuti. Per me ci saranno pochi così nella storia. Vinceva la partita da solo o si caricava la squadra sulle spalle. Mi ha detto che era meravigliato dal mio gioco: non pensava potessi avere il fisico per giocare a sinistra"


Tags: juventus tevez morata

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