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Mondiali / Svizzera, Inler: Possiamo entrare nella storia

30/06/2014 15:52

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“E’ una chance unica per la Svizzera e siamo pronti a sfruttarla”. Gokhan Inler scalda i motori ed aspetta l’Argentina con un sogno dichiarato: eliminare il suo amico Higuain e portare gli elvetici ai quarti. In un’intervista che si legge su Le Matin il centrocampista del Napoli ha parlato un po’ di tutto, dall’impresa che si aspetta per la gara di domani al suo ruolo di capitano: “Per noi è un sogno che si realizza, giocheremo contro una delle nazionali più forti al mondo. Una chance unica. In una gara a scontro diretto tutto può accadere, guardate cosa stava succedendo al Brasile contro il Cile. Qualificarsi ai quarti sarebbe un exploit clamoroso. Battere una delle favorite per la vittoria finale significherebbe andare oltre quello che noi stesso avremmo firmato alla vigilia. Una nostra vittoria ci farebbe entrare nella storia”. Dopo il ko per 5-2 contro la Francia non erano mancate le critiche: “Non dobbiamo farci influenzare dalle critiche, le accettiamo ma quel che conta siamo noi. Noi scendiamo in campo, noi giochiamo per la nazionale. A noi toccava digerire la sconfitta con la Francia e reagire. L’abbiamo fatto e ora siamo più uniti di prima. La tensione l’abbiamo sentita ma la abbiamo affrontata. Questa squadra non nasce dal nulla, ha un suo vissuto. E contro l’Honduras abbiamo dimostrato di avere un nuovo spirito e ci siamo qualificati”. Di questa Svizzera Inler è diventato il capitano: “Quando mi hanno dato la fascia ho cercato di imporre il mio stile, trovare spazi per il relax e creare un gruppo forte. Devo ringraziare il tecnico che ci ha concesso le libertà necessarie per far funzionare tutto. Da capitano sono per il rispetto reciproco. Sono un capitano che spiega chiaramente le cose, quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ascolto tecnico e giocatori per trovare la maniera migliore di far rendere la squadra. Intervengo più fuori dal campo, sento che tutti si fidano di me. Hitzfeld? Gli sono riconoscente. Mi ha impressionato per la sua calma, la sua flessibilità e il suo senso di adattamento e di realismo. Non deve ringraziare nessuno per i successi che sta ottenendo”. Stefano Grandi  

Tags: mondiali inler Svizzera Hitzfeld Calcio in Argentina

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