Mondiali: Ochoa show, Akinfeev flop, quando il portiere ti cambia la vita

Destini diversi per Messico e Russia ai Mondiali con un punto in comune: la prestazione decisiva del portiere. Se la nazionale di Capello non è andata al di là dell’1-1 contro la Corea uno dei principali responsabili è il portiere Akinfeev, autore di un vero e proprio pasticcio quando si è buttato in rete il pallone quasi da solo al 68’, consentendo il gol del momentaneo vantaggio ai coreani. “Un errore infantile – ha detto Capello – ma così come gli attaccanti sbagliano i rigori può capitare anche a un portiere di commettere un errore. Mi tengo la bella reazione della squadra, è importante per me”. Discorso opposto nel Messico, dove la prestazione del portiere Ochoa è stata fondamentale per lo 0-0 ottenuto contro il Brasile. L’estremo difensore ex Ajaccio, svincolato e ora seguito anche dall’Arsenal oltre che da Marsiglia e Napoli, è stato il migliore in campo. Decisivi almeno tre interventi, in particolare su Neymar. “E’ stata la miglior partita della mia vita. Giocare così contro il Brasile e in un Mondiale è stato fantastico, ho potuto dimostrare le mie capacità. Non ho mai dubitato delle mie qualità ma non avevo mai giocato così bene. La parata più difficile è stata sul colpo di testa di Neymar”. E la vetrina della coppa del Mondo potrebbe aiutarlo a trovare un ingaggio mentre la stampa internazionale lo ha celebrato in ogni modo. “Gracias Memo, el heroe nacional” ha titolato il quotidiano Record, mentre Globoesporte ha scritto a tutta pagina “Oshowa”. Per Uol Esporte il portiere messicano è stato “una muraglia che ha stoppato il Brasile”. Stefano Grandi