Mondiali, Inghilterra, Hodgson: Balotelli o Immobile per noi è uguale

Ironico, sicuro del valore della squadra ma sempre cauto nei giudizi, Roy Hodgson ha parlato della sfida della sua Inghilterra contro l’Italia di sabato. Subito dribblato il discorso su chi preferirebbe trovarsi contro tra Balotelli e Immobile: “Sono entrambi buoni giocatori ma diversi tra di loro. Li rispettiamo tutti e due e sono sicuro che chiunque di loro giochi dovremo fare attenzione a marcarli ma per noi non cambia. La decisione su chi deve giocare non sta a me. In generale su come sta l’Italia dovrebbe parlare Prandelli. Non posso sapere cosa sta dicendo ai sui giocatori, di solito concentrano il loro gioco su Pirlo ma ci sono tanti giocatori di qualità cui dovremo prestare attenzione. Nessuno dipende da un solo giocatore”. Smentite le voci che parlavano di un’Inghilterra critica per le condizioni meteo di Manaus e del Brasile: “Non è vero che ci siamo lamentati, sono felice di stare qui. Non vediamo l’ora che inizi il Mondiale e giocheremo senza problemi in tutte le sedi assegnate”. La young-generation dell’Inghilterra promette bene: “Abbiamo un buon gruppo e ho fiducia nelle loro potenzialità ma ci vuole cautela perché parecchi di loro non hanno avuto molte possibilità di giocare in nazionale. Vediamo come si comportano con la casacca dell’Inghilterra”. Il ct inglese ha le idee chiare su come giocherà: “Ora abbiamo più ritmo, più mobilità, molti giocatori tecnici ed il futuro mi appare luminoso. In questo Mondiale avremo bisogno però anche dei giocatori più esperti. Mi aspetto che i miei si muovano molto in campo, vediamo che clima troveremo a Manaus, sarà importante risparmiare energie. Noi cercheremo di vincere ogni gara e faremo molto possesso palla”. Hodsgon ai Mondiali già c’è stato nel ’94 sulla panchina della Svizzera: “Parliamdo di 20 anni fa, speri sempre di essere migliore rispetto al passato e non dico solo come tecnico ma come essere umano. Il guaio sarebbe se avessi perso energie e vitalità ma mi piace pensare di avere ancora queste qualità per cui penso di essere meglio ora rispetto a quei tempi”. Stefano Grandi