Mondiali, D.Costa: Mi sento brasiliano ma Scolari non mi ha mai chiamato

Attorno al suo nome si era scatenata una vera e propria guerra diplomatica mesi fa, perché quando Diego Costa fece sapere di aver scelto la nazionalità spagnola dal Brasile le tentarono tutte per revocare quel passaporto. Il bomber dell’Atletico Madrid è brasiliano di nascita e di crescita, ma la sua scelta l’aveva fatta. Sì alla Spagna, che lo aveva preso in considerazione e no al Brasile. Ed il bomber ha ribadito i motivi della sua decisione alla vigilia dell’amichevole di stasera contro El Salvador, ultimo test amichevole della Spagna prima dell’esordio ai Mondiali contro l’Olanda: “Scolari non mi ha mai chiamato al telefono, l'unico c.t. con cui ho parlato è stato Del Bosque, che si è preoccupato di me, mi ha invitato a mangiare e mi ha fatto sapere che contava su di me - spiega -. Sono molto felice perché qui mi hanno accolto come un fratello. Sono e mi sento brasiliano e questo non cambierà. Sono dello stato di Sergipe, nel cuore del paese. A casa mia mantengo i costumi brasiliani ma voglio vincere il Mondiale con la Spagna. Se questo non dovesse succedere, allora tiferò per il Brasile". I nuovi compagni ha cominciato a conoscerli da poco: “Li conoscevo come giocatori della Liga ma non eravamo in confidenza. Ora posso dire che è un gruppo fantastico, la nazionale è come una famiglia”. Nella finale di Champions e nei match di Liga Diego Costa ha avuto qualche contrasto con il madrileno Sergio Ramos ma ora è tutto alle spalle: “Stiamo facendo amicizia, è molto carino con me come tutti del resto. Dal punto di vista fisici mi sento bene e sono motivato a fare un grande Mondiale”. Stefano Grandi