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Miretti si sente gobbo dentro: segreti e soprannome del baby talento

06/10/2022 11:34

Miretti si sente gobbo dentro: segreti e soprannome del baby talento |  Sport e Vai

"Sono 'gobbo' da cima a fondo, lo sono sempre stato". Faranno piacere ai tifosi della Juventus le parole di Fabio Miretti. Il centrocampista si è confessato a Dazn, parlando un po' di tutto, dal suo soprannome chico ("fin da bambino. Quando giocavo al Cuneo eravamo tre o quattro Fabio. Ero piccolo e mio padre voleva incitarmi, ma non capivo si riferisse a me da fuori. Poi dopo un torneo vinto siamo andati a cena da un amico che aveva una maglia di questo Chico. Dopo questa serata mio papà ha iniziato a chiamarmi così, poi anche tutti i miei amici e tutti gli altri. In spogliatoio no") fino agli idoli

"Il mio idolo da bambino era Nedved, non so perché in realtà. Ero piccolino, guardavo la Juve e mi piaceva: non come può piacermi adesso De Bruyne, mi piaceva perché faceva goal. Volevo farmi crescere i capelli come lui, li portavo a caschetto. Ora il mio punto di riferimento è De Bruyne: di lui mi piacciono la visione e il modo con cui passa la palla, oltre a vedere le cose sa come farti arrivare il pallone, è qualcosa su cui so di dover migliorare e per quello mi ispiro a lui".

 Ha chiuso una stagione impegnativa, l'u21, poi l'u19 e dopo l’Europeo c’è stata la maturità

"fino al 10 luglio ero impegnato a scuola. La cosa più difficile? La maturità, a calcio non ho problemi, a scuola...Entrare alla Juve così giovane, facendo tutta la trafila, ti fa maturare più in fretta. Però è anche una cosa caratteriale, da quando sono bambino sono sempre stato un leader in squadra. Poi sono stato capitano per parecchi anni a livello giovanile, è una cosa che ho dentro".

Tra i modelli anche Marchisio


"L'ho visto per la prima volta davanti ad una pizzeria a Torino, l'anno scorso. Abbiamo parlato un po' e mi ha scritto qualche messaggio dopo la Youth League. E' un punto di riferimento perché, quando sono arrivato al settore giovanile della Juve, tutti dicevano: 'Sono più quelli che non ce la fanno rispetto a chi ce la fa, guarda Marchisio'. Io ce l'ho fatta in questo mini percorso, dal settore giovanile alla prima squadra, adesso però arriva il difficile".


Infine sulle difficoltà dei giovani in A dice

 "Secondo me non è vero che i giovani in Italia giocano poco. Adesso ho avuto un po' di spazio in più io, sta giocando Scalvini che è della mia stessa età. Forse all'estero hanno meno paura a buttarli dentro, però poi quello che giudica è sempre il campo. Scalvini mi piace, abbiamo sempre giocato contro nei campionati giovanili e insieme in Nazionale, è molto forte".

 


Tags: juventus nedved Miretti

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