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Mirabelli: Non credo Donnarumma voglia andar via ma non lo tratterremmo

11/01/2018 09:33

Mirabelli: Non credo Donnarumma voglia andar via ma non lo tratterremmo |  Sport e Vai

Mercato – di oggi e di domani – situazione finanziaria e obiettivi a medio-lungo termine. Il ds del Milan Mirabelli si confessa alla Gazzetta in un'intervista esclusiva e parla anche del caso-Donnarumma, il più scottante forse nelle mani del club rossonero, rivelando che: "Gigio ha rinnovato con grande gioia e ha sempre espresso la volontà di restare al Milan. Noi saremmo felicissimi se finisse la carriera qui. Nel momento in cui non avesse più desiderio di restare, cosa che non ci risulta, ne favoriremmo l’uscita. Controvoglia non resta nessuno". Poi assicura che a gennaio il Milan non farà acquisti: “In entrata non faremo nulla, ve lo dico come informazione ufficiale. In uscita qualche movimento ci potrebbe essere, ma cose piccole. I nomi sono quelli che stanno circolando, quello che ha le richieste più concrete è Gustavo Gomez dal Boca. Dopo averne acquistati undici, siamo sicuri che prenderne un dodicesimo sarebbe la scelta giusta? In estate è stato un mercato importante ma non ne ho nostalgia, per tutto c’è un tempo. Oggi credo che la soluzione sia già in casa. Per esempio Montolivo. Il nostro imperativo è la valorizzazione della rosa già esistente. Non abbiamo strapagato nessuno e vi dirò di più: se, in pura teoria, domani mettessimo qualcuno dei nuovi sul mercato, andremmo a guadagnarci". Alla domanda se in questo momento c’è qualche giocatore in particolare su cui continua a scommettere, risponde: "André Silva e Calhanoglu". E non si pente di nessuna operazione fatta: "No, li ritengo tutti giocatori validi, che formano un gruppo solido e ci danno tranquillità per il futuro. Sono lo zoccolo duro del Milan e nonostante molti di loro non stiano rendendo in base alle aspettative, a livello patrimoniale non esiste alcun flop. E poi ci si dimentica di un piccolo particolare: la nostra gestione è fatta anche di cessioni e di rinnovi. Dalle vendite abbiamo incassato una buona cifra e poi basta passare in rassegna chi ha rinnovato il contratto: Donnarumma, Suso, Cutrone, Calabria, Plizzari. Che nomi vi sembrano? Date voi un valore. Io dico che patrimonialmente è un incremento importante, la nostra è una cassaforte piena di valori". Il mercato è stato condiviso con Montella: "Abbiamo condiviso tutto, a partire da una campagna acquisti così aggressiva, tant’è vero che ho conservato i messaggi entusiasti che mi mandava, per esempio, durante la trattativa Bonucci. Provo dispiacere per come è finita, a livello affettivo e professionale. Se avesse funzionato come avrebbe dovuto, il Milan sarebbe in Champions e lui al suo posto". Oggi invece c’è Gattuso. "Avevamo bisogno di dare un segnale forte ai giovani in termini di Dna milanista. Rino è stato scelto: punto. Non è stata una soluzione di ripiego, me ne assumo le responsabilità e sono felice di come sta lavorando. Occorreva passare attraverso il lavoro sodo per migliorare, con l’aggravante che era già dicembre. Ho trovato uno che lavora più di me, ce lo diciamo anche in dialetto calabrese: “Mi stai esaurendo”...". La Uefa ha dei dubbi su Li Yonghong, che dista migliaia di chilometri: è un problema? "Per nulla. A me non sposta niente: i soldi arrivano regolarmente e poi c’è David Han Li, molto presente e grande intenditore di calcio. Inoltre ha il pregio di non interferire mai col lavoro altrui. I rapporti con Fassone? Siamo una coppia di fatto, due corpi e un’anima. Non si fa nulla, se non condiviso. Il resto sono illazioni".


Tags: milan Donnarumma Mirabelli

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