08/12/2023 08:32
Si sofferma su diversi aspetti legati al Milan Luca Serafini nel suo editoriale per Milannews. Questi i passaggi principali
Ora Atalanta e Newcastle, un doppio bivio per reindirizzare la stagione. A Bergamo per restare agganciati ai locomotori, in Inghilterra per rimanere in sella all'Europa. Intendo la Champions e solo la Champions, perché per quanto mi riguarda un Milan fuori dalle coppe non è mai una buona notizia o - come si dice per la Juventus in questa stagione - un vantaggio: confesso però che con la rosa ridotta spesso ai minimi termini, restare impegnati su due fronti (uno dei quali l'Europa League eventuale) un po' spaventa. Ad ogni buon conto non rinuncerei mai alla vetrina internazionale, contemporaneamente da protagonista in serie A.
La narrazione delle situazioni societarie del Milan in questi ultimi anni è spesso un po' colorita, folkloristica, fuorviante. Sembra ora che Gerry Cardinale stia bussando a porte di altri investitori, alla ricerca di alleanze finanziarie per affrontare il progetto stadio e non solo: è assolutamente normale che un colosso del Barhein come Investcorp sia avvicinato all'area Milan o RedBird o Cardinale o Elliott come più vi piaccia. Qualcuno ha attribuito l'ipotesi persino a un'iniziativa di Paolo Maldini. Che un club di calcio come questo, uno dei più titolati e prestigiosi al mondo, sia appetibile a molti avendo in pancia lo stadio di proprietà, sarà naturale e fisiologico. Se contatti e ciarle iniziano già adesso, parrebbe ancora più scontato. Lo sono molto meno, invece, prospettive e scenari che ipotizzano un nuovo closing imminente, l'ennesimo riassetto della proprietà, l'ingresso di nuovi comandanti in divisa: non abboccate, sono racconti assai più destabilizzanti di un'intervista esclusiva...