13/06/2023 09:32
Ufficialmente è il suo erede, ma Paolo Scaroni neanche osa paragonarsi a Berlusconi. Il presidente del Milan per eccellenza resta il Cavaliere anche per le differenze di ruolo, visto che Scaroni non è il proprietario. Alla Gazzetta l'uomo confermato anche da Redbird come presidente rossonero ricorda
"Mi piacerebbe avere il suo inesauribile entusiasmo e l'incredibile capacità di galvanizzare tutti, dai giocatori sino ai magazzinieri. Berlusconi è stato prima di tutto un grandissimo motivatore: riusciva a cogliere l’animo e le aspirazioni delle persone e sapeva sempre come accendere la scintilla. Mi sommergeva di consigli tecnici: 'Paolo, il mio Milan ha sempre giocato all’attacco, con Sacchi abbiamo rivoluzionato il calcio e abbiamo vinto tutto in Europa e nel Mondo dando spettacolo. La squadra deve continuare a giocare così anche nei prossimi anni'. Io gli rispondevo: 'Silvio, sai che non mi occupo di questi aspetti, devi parlare con l’allenatore...'. E lui lo faceva: conosceva tutti benissimo, li chiamava al telefono e chiacchierava con loro di tattica e sistemi di gioco".
"Lo ricordo a San Siro, guardavamo le partite insieme. Non si perdeva una partita in tv. È sempre rimasto vicino al nostro club. Stimava tantissimo Pioli. Di lui apprezzava le qualità da allenatore, ma anche la serietà, la professionalità e lo stile, perfetto per il Milan".