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Milan, i primi 100 giorni di Inzaghi: Basta star fuori dall’Europa

12/10/2014 15:35

Milan, i primi 100 giorni di Inzaghi: Basta star fuori dall’Europa |  Sport e Vai

Le candeline non ci sono ma Pippo Inzaghi una torta per festeggiare i suoi primi 100 giorni sulla panchina del Milan magari la ordinerà lo stesso. Senza mangiarla, perché anche ora che non gioca più resta fedele alla dieta della bresaola, che gli consente di rimanere sempre in forma. Il tecnico del Milan ha concesso una lunga intervista a Milan Channel per tracciare un primo bilancio della sua avventura ed ha indicato subito gli obiettivi imprescindibili: Noi dobiamo fare meglio dello scorso anno, non possiamo stare fuori dall'Europa. Se poi dovessimo passare dalla porta principale tanto meglio... La Coppa Italia, quest'anno, deve essere la nostra Champions League". Da quando è arrivato lui, qualcosa è cambiato. Lo dicono tutti: “Nel mio Milan si vede la voglia di fare, un'identità, ricercavo questo. Difficilmente ci batteranno quelli che hanno più voglia di noi, solo quelli più forti. Vogliamo sempre migliorare. Quando parlai a Casa Milan in estate, pensavo bisognasse ripartire dalle fondamenta: amare la maglia, avere voglia di San Siro e dei propri tifosi, dare tutto. Al momento lo stanno facendo e spero di continuare a far crescere i ragazzi. Mi auguro che i miei giocatori, vedendo lavorare lo staff 10 ore al giorno per il bene comune, si allenino con più voglia. Mi sento sereno per questo argomento". Con la dirigenza per ora sono tutte rose e fiori: "Grandissima unità d'intenti. Il presidente ce lo dimostra venendo ogni venerdì. Il segnale migliore lo ha dato Berlusconi stesso dopo i due pareggi, radunandoci tutti e facendo i complimenti, ha fatto il bene dei miei ragazzi. Galliani lo sento ogni giorno e anche con Barbara ho un ottimo rapporto, mi fanno sentire sereno".

I MERITI - Tra i meriti principali che vengono attribuiti a Inzaghi ci sono quelli di aver rivitalizzato Honda e fatto esplodere Menez: "Honda era già un nostro calciatore, era obbligatorio capirlo al meglio. Con il piede mancino e le sue qualità pensavo potesse onterpretare il ruolo che sta ricoprendo ora. Su Menez mi ero informato ricevendo solo pareri positivi, io e Galliani abbiamo così deciso di parlare direttamente con lui. Dopo un minuto mi aveva già convinto, era molto motivato e già lo sta dimostrando". Infine un pensiero per El Shaarawy: “Ho grandissima stima per Stephan, scelsi il 4-3-3 solo per lui e per farlo rendere al meglio. Ha fatto un grande match con la Lazio, poi l'infortunio. Con la Juventus ha giocato e poi ho pensato di dover fare delle scelte, guadando il bene collettivo. Con il Chievo ho escluso El Shaarawy ma è una situazione normale, di volta in volta sceglierò i più in forma. Una volta subentato però ha avuto un atteggiamento eccezionale. Ho la fortuna di allenare la squadra che amo e so di essere stimato da molti, spero solo di avere il tempo per lavorare e riportare la squadra ai livelli che merita. Con il tempo torneremo".

Stefano Grandi


Tags: honda milan INZAGHI Menez berlusconi

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