Milan, Pioli: Rebic ko, tra Ibra e Giroud sceglierò chi sta meglio

Stefano Pioli non si fida della Fiorentina, squadra che sin qui ha messo in difficoltà diverse big anche se alla fine è sempre uscita sconfitta. Viola che, peraltro, saranno privi di diverse pedine di spessore. 

"Diffido sempre delle squadre in difficoltà per le assenze, è successo anche a noi e abbiamo trovato ancor più energie e determinazione. La Fiorentina ha una forte identità e chi giocherà saprà cosa fare, sarà molto difficile. Vlahovic è cresciuto tantissimo, l'ho allenato quando era molto giovane ma già faceva intravvedere grandi potenzialità, è davvero molto forte".

Il Milan recupera calciatori importanti:

"Sono però dispiaciuto per Calabria e Rebic. Ante ha sentito una fitta dopo un colpo di tacco e non sarà della gara. Per il resto, abbiamo lavorato bene con chi è rimasto a casa. A parte Calabria, gli altri sono tornati in buone condizioni dalle nazionali. Sono dei professionisti maturi e consapevoli, ci hanno messo molta attenzione, partecipazione e concentrazione in allenamento a partire da giovedì. È una partita importante e dobbiamo essere concentrati. Fino a fine anno c'è un blocco di gare da affrontare con determinazione e coraggio. Fondamentale giocare allo stesso modo sia in casa che fuori. L'anno scorso dicevano che eravamo favoriti dall'assenza di pubblico, quest'anno i risultati stanno confermando che la squadra ha identità. Leao? Ha giocato poco in nazionale, l'ho visto bene, è carico. Credo sia pronto per dare il suo contributo".

Ancora sulla Fiorentina, che è stata la sua ex squadra:

"Italiano ha sempre fatto bene, è un ottimo allenatore, giovane ma con le idee chiare. Sta facendo un lavoro importante e dando identità ai suoi. Il Pioli di Firenze? Ero più giovane, con meno esperienza e ho approfittato di ogni situazione per crescere. Sono stato bene da allenatore e da giocatore a Firenze. Per me non sarà mai una partita normale. Anche per il ricordo di Davide Astori, che quando vado a Firenze è ancora più vicino".

Il discorso si sposta su Kessie, Giroud e Ibrahimovic:

"Kessie l'ho visto bene, la prestazione nel derby è stata giudicata solo su un episodio dove poteva far meglio. Stanno bene in tanti a centrocampo, sceglierò chi sta meglio. Giroud o Ibra? Chi sta meglio, gioca. Anche Florenzi, non l'ho schierato terzino perché all'inizio ci serviva in quella posizione. Lui è intelligente e può giocare in diverse posizioni. La sua condizione sta crescendo, si gioca il posto con Kalulu. Sono contento pure del ritorno di Messias, mi sta facendo vedere cose interessanti".

Quindi sul rinnovo:

"Non credo che sia il momento giusto per parlarne. Quando ci saranno novità, lo saprete. È il club che detta i tempi in queste situazioni e io non ho mai avuto fretta".