Milan: Pioli lancia la sfida a Conte ma pensa prima al Napoli

Un orecchio ai sorteggi di Champions ma due occhi sulla Cremonese. Stefano Pioli non vuole distrazioni. Il tecnico rossonero pensa solo al campionato per il momento, con le ultime due gare prima della sosta da vincere, per poi affrontare alla grande il 2023 magari con la rosa al completo. Non si può però non parlare del suggestivo incrocio col Tottenham e con Conte, che tornerà dunque a San Siro, agli ottavi di Champions

"Partite difficili, contro un avversario forte, allenato da un grande tecnico che ci conosce bene. Agli ottavi è impensabile trovare avversari facili, ma la prepariamo al meglio: sarà un avversario stimolante, ce la giocheremo con le nostre qualità, con fiducia. Noi vogliamo giocare per passare il turno: se abbiamo vinto lo scudetto e ci siamo qualificati è perché abbiamo valore e spessore. I numeri del Milan contro le inglesi sono storicamente negativi, se abbiamo risolto il problema lo vedremo tra tre mesi"

Anche con Conte molte sconfitte ma c'è un precedente beneaugurante in un derby vinto grazie a Ibra. Chissà che non possa essere lo svedese l'arma in più agli ottavi:

"Tutti ci auguriamo che Zlatan possa tornare con noi il prima possibile, il recupero sta procedendo bene. Poi vediamo a febbraio. In Champions conta il momento in cui ci arrivi, manca ancora troppo tempo: dobbiamo essere concentrati per domani con la Cremonese. oro sono motivatissimi e molto determinati. Mi aspettavo un campionato equilibrato, nessuno si aspettava che il Napoli facesse così tanti punti. Dobbiamo restare attaccati al Napoli". 

Dopo aver elogiato Krunic ( "C'è una bella differenza tra i trequartisti e Krunic. Krunic è un giocatore di inserimento,  è intelligente e disponibile") chiusura su De Ketelaereù

I nostri trequartisti hanno libertà. Charles, quando noi abbiamo la palla, deve fare quello che si sente e collaborare con i giocatori, poi senza palla ha dei punti di riferimento da rispettare. Se gioca domani? L'allenamento di oggi pomeriggio sarà importante per capire le condizioni della squadra. Poi non è importante la quantità dei minuti, ma la qualità dei minuti che si giocano".