Milan: Montella deve far diventare ko col Napoli punto di partenza

MILAN MONTELLA NAPOLI –

Può una sconfitta in uno scontro diretto diventare il mattoncino su cui ricostruire con pazienza una rincorsa importante? Montella è chiamato a scuotere il Milan dopo aver perso in casa col Napoli ed aver visto sgretolare apparentemente i sogni d'Europa. Doveva essere l'occasione per riaffermare la propria ritrovata nobiltà ma si è trasformata in una serata triste, senza punti anche se tra tanti applausi. Questo Milan non è dunque all'altezza delle primissime? No, forse, chissà. Aver fatto soffrire un Napoli che per mezzora è parso tra le migliori d'Europa, aver sfiorato il pareggio (che forse sarebbe stato anche meritato), aver dato prova di carattere e personalità dopo l'1-2 degli azzurri che avrebbe ammazzato un Toro (ma non il Diavolo) possono essere i punti fermi da cui ripartire.

MILAN MONTELLA NAPOLI APPROCCIO – Che l'approccio alle gare sia il problema principale appare ormai palese: anche se Montella sostiene che la squadra ha iniziato bene il match e che lo 0-2 iniziale sia dovuto solo alla bravura del Napoli è una mezza verità. Troppe volte, con le piccole come con le grandi, i rossoneri hanno pagato una partenza ad handicap che contro squadre più alla portata (vedi Torino) non hanno prodotto danni irreperabili, si sono rivelate invece un macigno enorme contro le big. Nella serata in cui Bacca si è dato assente ingiustificato, Sosa ha pagato i limiti di tenuta, Donnarumma è parso colpevole su entrambe le reti, Calabria è stato a dir poco ingenuo in occasione del gol di Callejon e Suso si è acceso solo a tratti, il bilancio può essere visto anche sotto un'altra ottica. Pur con un organico inferiore (sia in campo che in panchina, dove il Napoli ha potuto tener botta proprio ricorrendo agli assi lasciati inizialmente fuori come Zielinski e Diawara) e nonostante la giornata poco brillante di molti dei suoi protagonisti abituali, il Milan ha giocato alla pari col Napoli. Questa è la verità che emerge da San Siro nonostante la dolorosa sconfitta. E da questo deve ripartire Montella. Giusto continuare a parlare d'Europa come obiettivo stagionale, giusto ricordare però anche le tante difficoltà sul mercato, la complessa situazione societaria che non aiuta, l'opera di ricostruzione tecnico-tattica attuata dal tecnico. I successi dell'andata non devono essere dati per scontati: non sarà facile per il Milan arrivare prima di Inter e Lazio e dare fastidio davvero a Napoli e Roma ma è questa la strada su cui continuare. Quella del gioco dove va ricordata la prestazione sempre più convincente di Bonaventura, il carattere di Kucka, la grinta di Paletta. Il bicchiere per Montella è mezzo pieno, ora tocca riempirlo del tutto.

Stefano Grandi