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Milan: Le gaffes di Fassone e Mirabelli e il nervo scoperto sui bilanci

27/08/2017 12:40

Milan: Le gaffes di Fassone e Mirabelli e il nervo scoperto sui bilanci |  Sport e Vai

Tanto brillante in campo, tanto efficace nel chiudere le operazioni di mercato quando a dir poco “sfortunato” e ingenuo nelle dichiarazioni ufficiali. Il Milan è solo alla seconda di campionato, stasera col Cagliari, ma in poche settimane è riuscito a litigare con tutti o quasi. Appena un mese fa la prima controversia, verbale. Lo spunto arriva dalle parole poco carine del presidente della Roma James Pallotta che a una radio aveva sollevato dubbi sull'operato economico e finanziario dei rossoneri. «Caro Pallotta, siamo pronti a un confronto sui bilanci del Milan e della Roma. Siamo sbalorditi per lo stile e per il fatto veramente inusuale che un club attacchi in modo così diretto una consorella. Tra l'altro, quante imprecisioni...», replicò Fassone. Per lo stesso motivo, ovvero dubbi sulle coperture finanziarie, la guerra con Sky della settimana scorsa con Ilaria D'Amico nel mirino e silenzio stampa ad testatam contro Sky con nessun milanista che si presentò alla tv satellitare per la prima giornata col Crotone. In settimana l'arrivo di Kalinic ha dato il la a una gaffe del ds Mirabelli, stavolta. Fiorentina che, con un comunicato ufficiale, attacca la società rossonera. Il direttore sportivo, dopo il lieto fine della trattativa, aveva detto scherzando al giocatore croato, in diretta Facebook: "Metti la palla dove sai, altrimenti ti facciamo ritornare là (riferendosi alla Fiorentina, ndr)". Un'uscita che ha scatenato la rabbia della società viola, che con una nota ufficiale apparsa sul proprio sito ha parlato di "tono denigratorio, totalmente fuori luogo e decisamente evitabile verso una società importante in cui hanno militato campioni che hanno fatto la storia del calcio". In seguito, è arrivato anche il comunicato del Milan, nel quale Mirabelli spiega: "Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Di certo non era un contenuto denigratorio". Diciamo un'uscita a vuoto. Ora la lite a distanza è invece con l'Inter che, secondo Repubblica, non avrebbe gradito la risposta data dall'ad del Milan Fassone al sindaco Sala. Il primo cittadino di Milano, parlando dei due club, aveva evidenziato che da una parte c'è "una proprietà forte e ricca bloccata per motivi politici (quella interista), dall’altra il Milan che è una grande scommessa e tende a comprare molto a debito, ma non mi permetto di fare illazioni. I nuovi dirigenti giocano sulla possibilità di tornare subito in Champions".  Il dirigente rossonero ai microfoni di Premium Sport ha ribattuto in maniera netta: "Alla fine devono contare i fatti. Il nostro debito è due volte e mezzo di meno di quello dei nostri cugini". Parole che avrebbero irritato la società di Zhang che si sarebbe chiesta per quale motivo il dirigente milanista abbia fatto un simile confronto diretto.

Stefano Grandi


 


Tags: milan inter fassone

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