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Milan, le confessioni del grande ex: giocavo spesso ubriaco, che litigate con Capello...

17/11/2023 19:04

Milan, le confessioni del grande ex: giocavo spesso ubriaco, che litigate con Capello... |  Sport e Vai

"La maggior parte delle mie migliori partite le ho giocate senza dormire il giorno prima, ero fuori con gli amici, avevo bevuto". Francesco Coco si confessa a So Foot. L'ex giocatore del Milan e della Nazionale, sempre molto presente nelle cronache mondane, ricorda la sua crescita a Milanello e un po' di aneddoti annessi: "Con Capello era un rapporto di amore-odio. Un giorno mi prese da parte e mi disse dritto negli occhi: 'Se diventi un professionista, mi taglio le palle'. Tuttavia, un anno dopo, è stato lui a lanciarmi in prima squadra e a farmi diventare professionista. Era un modo per spingermi oltre". "Ricordo uno dei miei primi allenamenti con i professionisti. Pioveva, avevo 15 anni, e Capello mi fece venire ad allenarmi con loro. Anche lui era giovane, ma già tosto, mamma mi ... A fine seduta, partitella: i titolari contro le riserve e i giovani. Gioco nel mio ruolo, terzino sinistro. All'improvviso c'è un lungo lancio. Corro molto velocemente verso il punto di caduta e faccio un contrasto in scivolata che fa volare via l'attaccante di fronte. Ma prendo la palla! Lì Capello fischia e comincia a gridare: Coco, che cazzo fai?. Ero un ragazzino, mi rimandò negli spogliatoi a farmi una doccia. Diretto. Nel duello con me c'era Jean-Pierre Papin".

Coco dice che "lasciare il Milan è stato l'errore più grande della mia vita". E che aveva una vita consapevolmente dissoluta: "Avevo fiducia nelle mie doti calcistiche e fisiche nella vita di tutti i giorni. Quindi sapevo che avevo il diritto di non essere sempre molto professionale. Sono state tante le partite che ho giocato in cui non ho dormito la notte prima... Due giorni prima della partita col Barcellona (2-0 al Camp Nou, segnò un gol, ndr) sono uscito fino alle 7, sono tornato a casa ho preso la borsa, mi sono lavato i denti e sono partito per la Spagna. Ero ancora ubriaco. Eppure ho giocato una delle partite più belle della mia carriera. "Nel corso della mia carriera sono sempre stato eccentrico e mi è piaciuto dire le cose senza filtri - continua - Ma c'era una mentalità diversa. Ti faccio un esempio: ho sempre avuto i capelli lunghi e mi hanno sempre rotto le palle per questo. Un giorno, Berlusconi in persona mi tagliò la frangia! Oggi si vedono i giocatori arrivare con la borsa all'allenamento. Prima non esisteva. Ebbene sì, potevi farlo, ma eri un ribelle, un alieno". "Dopo aver smesso di giocare si può dire che mi sono preso quattro anni sabbatici! Oltretutto nella mia carriera ho sempre fatto altro oltre al calcio. Il mondo è fatto di miliardi di altre cose e io sono un ragazzo curioso: non mi sono detto 'cazzo sono finito, sono morto', quando ho smesso". 


Tags: milan capello coco

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