Milan, la storia dei prestiti flop: da Dest a Bakayoko

Il Milan fa il punto della situazione sugli eventuali giocatori da riscattare dopo il prestito e decide di non acquistare nessuno. Rammarico per la partenza di Brahim Diaz, si profilano poco dolorose le partenze di Tiémoué Bakayoko e Sergiño Dest.

Milan, no al riscatto per i giocatori in prestito. Brahim Diaz unico rimpianto 

Venerdi 16 giugno è la prima data importante per il calciomercato del Diavolo dato che è l'ultimo giorno disponibile per riscattare i giocatori in maglia rossonera, ma di proprietà di altri club. Nessuno tra i gicoatori in prestito si è salvato e verrà acqusitato a titolo definitivo dalla società con a capo Gerry Cardinale. 

Dopo aver salutato Brahim Diaz, tornato al Real Madrid, e Aster Vranckx, rientrato al Worlsburg, i rossoneri perdono definitivamente anche Bakayoko e Dest. Tra questi nomi sicuramente lo spagnolo è il rammarico più grande visto il grande talento e la giovane età del giocatore. Il Real Madrid aveva il controdiritto di riscatto sul centrocampista e il Milan non ha potuto opporsi in fase di trattativa. Anche perché, riscattare Brahim avrebbe voluto dire investire una fetta importante del budget messo a disposizione per il prossimo mercato.

Milan, da Bakayoko a Dest: delusioni da non riscattare

Come detto, ci sono altri nomi che non sono stati all'altezza delle speranze rossonere e non hanno convinto la società a lavorare per acquistarli. Bakayoko è sicuramente in cima a questa lista di delusioni. Il centrocampista francese è arrivato per la seconda volta al Milan per dare nuova linfa al centrocampo ed essere un degno sostituto di Sandro Tonali, ma ha giocato soltano 645 minuti senza gol o assist e mettendo in campo prestazioni spesso e volentieri di gran lunga sotto la sufficienza.

Discorso simile per Dest, che ha visto maggiormente il campo nella prima metà di stagione, ma non è riuscito a trovare la sua dimensione in rossonero. Infine, Vranckx all'inizio aveva suscitato un reale interesse da parte della dirigenza rossonera, ma con il tempo la società ha deciso di destinare i 12 milioni di euro del cartellino richiesti dal Wolfsburg per altri investimenti.

A cura di Massimo Santalucia