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Milan, Kakà si sospende l'ingaggio. Un nuovo caso Redondo?

16/09/2013 14:48

Milan, Kakà si sospende l'ingaggio. Un nuovo caso Redondo? |  Sport e Vai

E adesso che nessuno, al Milan, lamenti sfortuna e mala sorte. Kakà si è rotto: lesione all’adduttore e tanti saluti al brasiliano per almeno un mese e mezzo. E così i rossoneri aggiungono un altro nome illustre all’ampia rosa di giocatori finiti in infermeria. Eppure, come si diceva prima, non si tratta certamente di un caso.

PREVEDIBILE. L’incubo peggiore di Adriano Galliani e di tutti i milanisti si è avverato dopo neanche un’ora di gioco. Kakà, l’osannato colpo di mercato di questa estate rossonera, l’uomo, il campione intorno al quale ricostruire un nuovo Milan, un Milan vincente, si è già infortunato. Una lesione muscolare che lo terrà lontano dai campi per quasi due mesi. Un colpo duro, durissimo, per società, tecnico e tifosi, e che si va a sommare a una situazione già drammatica per quanto riguarda gli infortunati. E se ci sarebbe da approfondire la motivazione alla base di questa infinita sequela di problemi fisici che stanno falcidiando la rosa rossonera (alla faccia della preparazione studiata per partire subito forte!), il discorso legato al brasiliano è diverso. Ed è inutile che ora a Milanello si guardiano con gli occhi increduli, e che maledicano una sorte crudelmente avversa. Il Milan riprendendo Kakà fra le proprie braccia amorevoli sapeva benissimo a cosa andava incontro. Ricky al Real Madrid aveva giocato poco e male, tra infortuni e prestazioni scadenti. E superata la trentina, con una struttura fisica del genere, e con un modo di giocare che sfrutta al massimo le proprie doti atletiche e di velocità, la ricadute erano dietro l’angolo. Kakà non era da tempo abituato a giocare una partita a certi livelli, e le conseguenze erano prevedibili. Talmente evidenti che chi non le ha considerate lo ha fatto volutamente, chiudendo gli occhi e sperando. Sperando che andasse bene. Ma così non è andata.

IL GESTO. Ed ora sarebbe inutile continuare a sottolineare il fatto che la società e l’allenatore abbiano voluto muoversi, inopinatamente, incomprensibilmente, rinforzando (forse..) un reparto già al completo sia qualitativamente, sia numericamente, senza prendere in considerazione l’ipotesi di investire su difesa e centrocampo. E a poco serve, anche se apprezzabile, il gesto di Kakà che annuncia di negarsi lo stipendio nel periodo nel quale non sarà a disposizione: "Non voglio niente dal club, chiedo solo che mi stiano vicino. Ieri è stata una bruttissima giornata. Ora devo solo guarire. Intanto ho deciso di autosospendermi lo stipendio". Nobile, senza dubbio, il brasiliano. Peccato che una tale autosospensione ne ricordi un’altra altrettanto celebre: quella di Fernando Redondo, che arrivato anche lui dal Real, vecchiotto e logorato, si infortunò al primo allenamento, per non vedersi praticamente mai più su un campo di calcio. Naturalmente auguriamo a Kakà ben altre fortune in maglia rossonera. Ma i precedenti, fanno certamente stare Allegri.

Andrea Carobbio


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