Milan: Inzaghi pensa al modulo giusto per Torres e Bonaventura

La bicicletta l’ha voluta ed ora Pippo Inzaghi sa che deve pedalare. Gli ultimi colpi di calciomercato, da Torres a Bonaventura e van Ginkel, uniti al positivo esordio in campionato contro la Lazio e alla considerazione che in giro fenomeni in serie A non ce ne sono, hanno spinto il Milan al di là dell’asticella. Fare meglio dell’anno scorso non basterebbe, bisogna entrare nei primi tre e se possibile lottare anche per lo scudetto. L’impressione è che, a differenza degli ultimi anni, un padrone questo campionato ancora non ce l’abbia (com’è ovvio che sia dopo una sola giornata) ma che potrebbe anche non averlo mai o quasi. Il livellamento c’è stato, i valori sono meno marcati ed allora anche il Milan legittimamente prova a dire la sua. Il vantaggio è proprio quell’handicap che tanto fa soffrire Berlusconi e Galliani, ovvero stare fuori dall’Europa. Avendo da giocare solo il campionato Inzaghi può riversare su un solo obiettivo tutte le risorse, tattiche e tecniche. Era venuto al Milan per clonare quel 4-3-3 che aveva sperimentato con la Primavera rossonera, Superpippo ma gli ultimi arrivi lo stanno spingendo ad altre riflessioni. Giocare con Torres centrale e Menez ed El Shaarawy ai lati si può, ma forse è una formula troppo offensiva e inoltre boccerebbe quel Bonaventura che ha subito impressionato nei primi allenamenti. Ecco quindi che Inzaghi sta pensando ad una variante, quel 4-2-3-1 che a Seedorf non ha portato fortuna ma che con gli interpreti giusti potrebbe esaltare sia le caratteristiche di Torres, che nel Chelsea era abituato così, che quelle dei suoi trequartisti, compreso Honda. Ovvio che ogni modulo comporta dei sacrifici, ma Inzaghi vuol tenere tutti sulla corda senza dare la garanzia del posto a nessuno. Recuperare l’orgoglio rossonero è il primo obiettivo, vincere divertendo l’altro sogno da raggiungere quanto prima. In attesa del rientro di Montolivo il centrocampo verrà affidato ai vari De Jong, Muntari e Poli, con tante soluzioni differenti per l’attacco perché non va bocciato Pazzini, che pure tornerà utile alla causa. C’è curiosità ed attesa per capire quale Milan sarà quello che giocherà a Parma alla ripresa del campionato. Ci sarà Torres? Non è detto che lo spagnolo faccia subito il suo debutto, ma Inzaghi ci sta pensando. Verranno valutati tutti gli aspetti, comprese le condizioni dei vari nazionali e proprio nell’ottica di un bilanciamento delle energie è possibile che abbia più chance di giocare chi non è stato chiamato ad impegni internazionali ma per il futuro Inzaghi pensa a un Milan camaleontico. Solo una cosa non dovrà cambiare: la voglia di lottare e di vincere.

Stefano Grandi