Milan, Inzaghi: Devo dimostrare ogni giorno il mio valore

La pressione del derby la sentiva da giocatore e la sente ora da allenatore, ben sapendo che il suo destino sulla panchina del Milan può dipendere anche dal risultato di domani con l’Inter, ma Pippo Inzaghi non è stanco di essere messo quotidianamente sotto accusa: “Sono stato affidato alla panchina conoscendo le mie qualità. La società farà le sue considerazioni a fine stagione. La vicinanza di Galliani è quotidiana, la dottoressa Barbara Berlusconi mi ha dimostrato stima, oggi c'è la visita di Berlusconi e la gente è fin troppo paziente con me. Il Milan è unico, come il Milan non ce ne sono di società. Io dovrò essere bravo a tenermi il Milan, perchè ci tengo e perchè penso di aver capito dopo qualche mese cosa si possa fare per migliorare il Milan. Io devo dimostrare il mio valore ogni partita. Vado avanti per la mia strada con il mio stesso spirito di sempre”. Pronostici non ne fa ma dice: “L'unica cosa che posso dire come profezia è che giocheremo un'altra buona partita giocando in modo giusto con padronanza nel gioco e con la capacità di soffrire. Sono sereno, è chiaro però che è una partita da vincere. Chi ha più da perdere? Siamo nella stessa condizione". Arrivare davanti ai cugini in classifica sarebbe però una consolazione magra per Inzaghi: "Io penso che saranno felici quando torneranno a vincere gli Scudetti e le coppe. Anche io sono stato abituato così, però sono intelligenti e sanno che torneremo ai vertici. Non so quanto ci vorrà, ma spero il prima possibile". La sfida con Mancini ha poco fascino per lui: "Io non la vivo così, io ho meno esperienza di Mancini. Magari tra 20 anni diranno che non ce la faccio più e che non ho idee e che i giovani ne hanno più di me. Io ho grande umiltà e autocritica e penso sempre a cosa posso fare di più per migliorare. Sono venuto qua per vincere, non per passare il tempo. A volte per aprire dei cicli ci vuole pazienza, a me ne è stata data e continuerò a fare il bene dei colori a cui voglio bene. Questo è un derby da vincere per i nostri tifosi perchè sappiamo quanto ci tengono e per la classifica. C'è tutto per fare un grande derby, abbiamo grande rispetto dell'Inter, ma noi siamo il Milan. Da Firenze penso si sia visto, grazie ai recuperi in rosa, un Milan che ci piace, che mi piace e che mi dà garanzie. Questo deve essere un motivo di ulteriore crescita". L’ultimo pensiero è per la visita di Berlusconi che è venuto a Milanello a caricare l’ambiente: "E' molto importante, fa la differenza il presidente quando viene qui. Poi parlerà con la squadra. Con me mi ha sempre stimolato e dato dimostrazioni di affetto. Ma non solo lui. Mi vogliono bene tutti al Milan, compresa la maggior parte dei tifosi. Io sono venuto qua ad allenare per far tornare il Milan dove merita di stare. Son convinto che con questa presidenza, questa società, e spero con me come allenatore, torneremo a vincere". Il regalo più bello che possiamo fare a Berlusconi è vincere giocando bene". Stefano Grandi