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Milan, Gazidis svela segreti di Maldini e Pioli e indica data per il nuovo stadio

26/10/2022 15:46

Milan, Gazidis svela segreti di Maldini e Pioli e indica data per il nuovo stadio |  Sport e Vai

Lunga e articolata l'intervista concessa da Ivan Gazidis a Espn, a poche settimane da quello che - secondo i rumors - dovrebbe essere il suo addio al Milan. L'amministratore delegato ha parlato dei risultati ottenuti, di Maldini, Pioli e anche della questione stadio. Ecco un estratto delle sue dichiarazione, tratte dalla Gazzetta dello Sport:

"Il Milan non era un'opzione comoda o a bassa pressione. Allo stesso tempo credevo nella possibilità. Il Milan è una delle grandi squadre di calcio del mondo e ho pensato che si potesse portare qualcosa di nuovo nel calcio italiano. C'erano molti contratti pesanti, quasi troppi da nominare, giocatori che costavano parecchio come Bonucci per esempio. Avevano rinnovato Gianluigi Donnarumma, un ottimo portiere, ma con un contratto enorme per trattenerlo. Alcuni contratti erano troppo alti rispetto alle prestazioni in campo di questi giocatori. Probabilmente c'erano dieci diversi esempi di giocatori che rientravano in quella categoria. E i giocatori, quando sono pagati in eccesso rispetto alle loro prestazioni, sono davvero difficili da cedere. Maldini? Nelle trattative è fondamentale, parla con i giocatori per capire come pensano e cosa li motiva. Lo chiamiamo il nostro punto di riferimento. Parla con l'agente come primo contatto, in seguito direttamente con il giocatore, insieme a Massara. Theo è un buon esempio, Paolo lo ha preso sotto la sua ala. Lo si vede ancora oggi. Pioli? La squadra aveva una guida tecnica (Giampaolo, ndr) che non stava funzionando e quindi dovevamo fare una cambio. Qualcosa è cresciuto all'interno del gruppo durante il lockdown, anche se non stavano fisicamente insieme, in qualche modo si sono semplicemente legati e Stefano li ha conosciuti davvero bene. Un po' come Paolo Maldini, anche Pioli vuole capire i giocatori come persone e ci tiene a loro. Questo li rende pronti a fare di tutto per lui".

Quindi sui grandi campioni rossoneri di oggi e sull'argomento stadio:

"Ibra e Kjaer hanno contribuito molto alla rinascita del Milan. Sono arrivati e hanno fornito le loro spalle larghe ai giovani. Ibra non accetta mai meno del 110% da nessuno in nessun momento. In realtà avevamo cercato di riportarlo al Milan un anno prima, ma sentiva che non era ancora il momento giusto. Stava giocando con i LA Galaxy e voleva fare un altro anno lì. Penso che il nostro ambiente fosse la sfida perfetta per lui. Leao non ha avuto vita facile qui all'inizio. Non giocava e quando lo faceva le sue prestazioni erano fatte di alti e bassi, ha avuto bisogno di un po' di tempo. Ha avuto quel tempo e supporto. Non abbiamo cambiato il nostro piano. Lo stadio? Abbiamo un grande progetto finanziato privatamente a cui ho dedicato molto tempo durante il mio primo anno, che però si è impantanato nella politica e nella burocrazia italiana. Ma ora vediamo la luce alla fine del tunnel. Abbiamo già l’approvazione per lo stadio, ci sono un paio di passaggi che stiamo attraversando con un dibattito pubblico. Sono molto ottimista sul fatto che il progetto prenderà il via l'anno prossimo con tutte le approvazioni".


Tags: milan paolo maldini ivan gazidis

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