Milan, Gattuso ha scelto il 4-3-3, ecco perchè è la mossa giusta

C'è anche un Milan che gioca – e vince – oltre a quello invischiato nelle polemiche per il caso-Donnarumma e nel timore delle decisioni dell'Uefa. Se la società è più concentrata sugli altri aspetti, com'è ovvio e giusto che sia, Gattuso in queste settimane sta provando a dare una sferzata alla squadra. La prima mossa dell'allenatore è stata quella di rimettere mano all'aspetto tattico e la formula trovata sembra destinata ad essere definitiva. Abbandonata la difesa a 3 il Milan oggi è squadra da 4-3-3 e probabilmente, viste le caratteristiche dei giocatori a disposizione, è la soluzione migliore. In conferenza ieri Gattuso ha detto: “Tante cose sono rimaste dal lavoro di Montella, sarei ipocrita a non dire così. Mi piace però negli ultimi 20/30 metri verticalizzare di più. Bisogna lavorare sulla mentalità, sul perdere poche palle, sulla disponibilità dei miei giocatori. Oggi li vedevo correre per non prendere gol ma c'è molto da migliorare ancora. In questo momento devono pensare a lavorare con forza e veemenza. Quando vedono che restano a Milanello per lavorare mi piace". Di certo c'è che il Milan sta cambiando pelle: meno possesso palla, più aggressività e più gioco sugli esterni. D'altro canto era apparso palese che Suso come seconda punta soffriva molto e il miglior giocatore che hai devi per forza farlo giocare dove rende di più. Insieme allo spagnolo ieri hanno giocato davanti Cutone e Andrè Silva, per l'allenatore il baby bomber è promosso ("Da esterno può essere risorsa. Può fare tutto davanti, è un tarantola e ha voglia di fare tutto. Se serve un portiere, per la voglia che ha lo fa lui. Può migliorare in tanto e qualche movimento deve essere affinato, soprattutto in fase di non possesso, ma sono molto contento") ma in quel ruolo probabilmente sono più efficaci Borini o lo stesso Bonaventura. La difesa a tre nasceva inizialmente da due esigenze: quella di avere come esterni Conti e Rodriguez, più adatti a un centrocampo a 5 e dall'idea che Bonucci sarebbe stato avvantaggiato con questo modulo ma ora che Conti è out e dopo aver visto che sia Rodriguez terzino basso che Bonucci centrale a due rendono lo stesso, ecco che la soluzione è trovata. In mezzo con Biglia o Montolivo play possono giocare Kessiè, Antonelli e lo stesso Bonaventura, chi rischia di uscire dai giochi è Calhanoglu che peraltro non convince troppo Gattuso. E quando Kalinic sarà tornato ai suoi livelli sarà la punta centrale al posto di Andrè Silva.

Stefano Grandi