Milan, Calabria alza l'asticella: Meritiamo di tornare in alto

Intervistato sull'AC Milan App, l'esterno rossonero, Davide Calabria si racconta, dagli esordi agli obiettivi, personali e di squadra:

Oggi sono nel pieno del mio percorso calcistico. Ho un'età per cui i prossimi anni saranno i più importanti e decisivi, quelli più nel pieno della carriera, anche se sono conscio che si tratti di discorsi abbastanza personali. Ho ambizioni e aspettative alte, per me e per il Milan, perché penso che ci meritiamo di tornare ai livelli a cui siamo stati abituati.

Prima partita da spettatore a San Siro?

Sono quasi sicuro fosse un Milan-Lille in Champions League. Andavo nel settore verde perché costava meno, ma sono andato poco allo stadio, perchè giocavo nel settore giovanile. Facevamo i gradassi, ma non pensavo nemmeno che un giorno ci avrei giocato... ho iniziato a pensarci a 15-16 anni.

Primo ruolo?

Giocavamo ancora a sette e facevo il mediano, più di intelligenza che altro. Sono arrivato al Milan come centrocampista, poi nelle giovanili sono stato spostato mezzala in un centrocampo a tre. Inzaghi, negli allievi, mi ha fatto giocare un anno da terzino sinistro. Ho fatto molto bene ed è stato importante. L'anno dopo mi ha spostato a destra, ed eccomi qua.

Esordio con il Milan?

L'ho vissuto bene, il momento è stato bellissimo, anche se non il mio più bello. Anche perché, di solito, ti danno il contentino per l'esordio, però, io non volevo giocare solo un minuto. L'anno dopo ero indeciso se andare in prestito o restare. Ho fatto 2-3 partite e Mihajlovic mi ha detto che gli ero piaciuto e che sarei dovuto restare. Avevo 18 anni e se Mihajlovic ti dice qualcosa, vuol dire che sei sulla strada giusta.